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Zuqui, carisma e talento al Godoy Cruz

Nella favola Godoy Cruz di questo folle campionato a due gironi ci sono tantissimi protagonisti: oltre ai gol del Morro García e di Jaime Ayoví c’è da menzionare il campionato sopra le righe del capitano di questa squadra, Fernando Zuqui, autore di una stagione ad altissimi livelli che ha finalmente messo in luce le sue potenzialità.

Zuqui è il giocatore che ha avverato il sogno di giocare nella squadra del suo cuore, lui cuyano e mendocino a tutti gli effetti con il Godoy Cruz nel destino: in questi anni ha vestito egregiamente la maglia del Tomba dove gioca stabilmente in prima squadra da 6 anni ed è diventato capitano. Ha il tipico aspetto di chi nasce alla frontiera col Cile ed il talento di chi porta nelle vene un sangue argentino.

Le ha vissute tutte al Godoy Cruz, dal rischio retrocessione fino a questo 2016, anno di grazia al Malvinas Argentinas in cui la squadra sogna addirittura il titolo. Sotto la guida di Almíron ha sviluppato una finissima sensibilità tattica, adesso con Méndez si è preso sulle spalle la squadra e ha trovato la maniera di incidere e tanto sulle partite.

Nasce come un uomo di fascia, inizialmente addirittura terzino, poi spostato come esterno puro sulla destra e talvolta osato anche a ridosso delle due punte. Ha la capacità intellettiva di capire dove andrà a finire il pallone e la costanza di attaccare sempre al momento giusto il secondo palo, la zona dove più di frequente va a segno.

Come esterno di destra dà grande ampiezza alla manovra e mette cross taglienti che fanno innamorare le punte; come trequartista invece è un puro vericalizzatore che crea grande profondità e allunga le difese, un profilo davvero molto intelligente che in un contesto che funziona come quello del Godoy Cruz riesce a prendersi tanti meriti.

Oltre a giocate sopraffini e la capacità di stare benissimo in campo ha anche grinta da vendere: come sembianze i giocatori che più ricorda sono Mauro Camoranesi e Maxi Rodriguez, profili che sicuramente lo hanno ispirato in diversi colpi del suo repertorio.

Adesso l’Argentina si è accorta del talento di Fernando Zuqui e a 26 anni potrebbe addirittura lasciare Mendoza, città della sua vita: Boca Juniors (squadra che lo ha richiesto di più), River Plate (squadra per cui sembrerebbe fare il tifo) e Benfica (la più concreta sirena europea) fanno sul serio per portarselo a casa nel prossimo mercato ma difficilmente lascerà la squadra qualora non dovesse vincere questo campionato.

Simone Gamberini

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