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Zidane, il settimo privilegiato?

Zinédine Zidane sabato sera potrebbe ricevere la tessera di iscrizione a uno dei gruppi più esclusivi del calcio mondiale. Se infatti il Real Madrid riuscisse ad imporsi contro l’Atletico in quella che sicuramente sarà una notte magica nella cornice della Scala del calcio italiano, l’allenatore di origine berbere sarà il settimo a riuscire nell’impresa di alzare la Champions League sia da calciatore che da allenatore.

Zidane ha già inciso il suo nome nella storia della massima competizione europea decidendo la finale dell’edizione 2001/2002, quando con un fantastico goal in girata al volo schiantò lo sfortunato Bayer Leverkusen, regalando il nono trionfo alle Merengues, un immagine che resterà nella memoria di ogni appassionato di questo meraviglioso gioco, più che istantanee, le foto che immortalarono quel momento appaiono come un olio su tela magistralmente dipinto da Raffaello Sanzio.

E ora trionfando a Milano in questo replay del derby di Madrid in salsa europea, Zidane può entrare per sempre nel mito, il primo a riuscire in questa impresa fu un altro madridista, Miguel Muñoz, centrocampista capace di vincere  tre Coppe dei Campioni consecutive e poi vincere il torneo alla sua prima esperienza da allenatore nel 1960, proprio come potrebbe accadere a Zizou, Muñoz riuscì poi anche a rivincerla nel 1966.

Il secondo a riuscirci fu Giovanni Trapattoni, vincitore per due volte della Coppa dalle grandi orecchie con la maglia del Milan da giocatore nel 1962-1963 e nel 1968-1969, e poi 22 anni dopo il primo trionfo rossonero riuscì a riconquistarla alla guida della Juventus, battendo l’Amburgo 1-0 in finale.

Il terzo ad aggiungersi alla lista fu il tre volte Pallone d’Oro Johan Cruyff, il profeta del goal che prima impressionò il mondo con la pura e irripetibile bellezza del calcio totale offerto dal suo Ajax, con cui vinse tre Coppe dei campioni e poi si nuovo sedendo sulla panchina del Barcellona, dove con il suo modo visionario di vedere il calcio divenne il capostipite di una filosofia che tutt’oggi vive.

A questi si aggiunge un altro nostro compaesano Carlo Ancelotti anche lui vincitore della Champions League due volte da giocatore del Milan, e tre volte come tecnico, record condiviso con Robert “Bob” Paisley, storico allenatore del Liverpool, le prime sempre alla guida dei rossoneri e la terza con il Real Madrid, la storica Decima.

Frank Rijkaard è il quinto ad essere entrato in questo club d’élite, avendo vinto da calciatore prima con l’Ajax nel 1995 e poi due volte con il Milan e come allenatore nel 2006 alla guida del Barcellona, con un Ronaldinho che incantò gli stadi di tutta l’Europa, peccato che da allora l’olandese sia sparito dai radar del grande calcio.

Mentre l’ultimo a riuscirci in ordine cronologico è stato Pep Guardiola, in entrambi i casi sulla panchina del Barcellona, una volta da calciatore nel 1992 proprio sotto la guida di Cruyff, di cui da allenatore diventerà uno dei suoi discepoli riuscendo a vincere per ben due volte la Coppa coi catalani e guadagnandosi la palma di miglior allenatore al mondo.

Riuscirà quindi Zinedine Zidane ad entrare in questa ristretta cerchia? Per scoprirlo non ci resta che seguire la madre di tutte le partite sabato sera.

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