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Wolfsburg, i guai non sono finiti: con la Fiorentina gara da dimenticare

La tempesta più spaventosa è stata superata con difficoltà ma non è detto che sia stata l’ultima: il Wolfsburg nell’ultimo campionato si è salvato solamente nel doppio spareggio contro l’Eintracht Braunschweig e quella che sembrava essere una parentesi circoscritta in un’annata disastrosa rischia di avere continuità anche nella nuova stagione.

I segnali che arrivano dall’amichevole di oggi contro la Fiorentina sono tutt’altro che incoraggianti: squadra scarica, senza idee di gioco e che una volta andata fuori giri non ha saputo più opporre resistenza ad un avversario che di suo ha problemi da vendere.

Il Wolfsburg c’è finché ne ha ma anche nei momenti di maggiore furore agonistico si salva solo la fase di pressione e pochissimi acuti nel momento immediatamente successivo al furto del pallone. Non convicnono le giocate estemporanee di Didavi o le conclusioni dalla distanza di Dimata, troppo poco imprevedibili per battere un attentissimo Sportiello e per mettere sotto scacco una difesa viola sorprendentemente vigile.

L’idea che dà il nuovo allenatore, l’oandese Jonker, è quella di essere in buona fase sul lavoro fisico ma sulla gestione e creazione di schemi vincenti il suo Wolfsburg è ancora in alto mare. Ed è per questo che Mario Gomez tocca la miseria di due palloni nell’arco di tutta la partita ed i suoi compagni sono impegnati più in aggressivi corpo a corpo che in vere e proprie giocate tecniche.

Da bocciare anche la prestazione del portiere Casteels, forse l’unica certezza di partenza di questa squadra: il giovane estremo difensore già promosso capitano la combina grossa sul raddoppio di Chiesa nell’azione che di fatto sancisce la fine della partita.

Per quanto riguarda i subentri tutti abbastanza anonimi: Blaszczykowski non ha grande spazio per fare male alla sua ex squadra e Arnold appare ancora indietor di condizione a causa dell’impegno nell’Europeo Under 21. Dopo la sconfitta con il Newcastle per 3-1 di pochi giorni fa ecco un nuovo KO che getta ancora più ombre su una squadra che il jolly salvezza lo ha già giocato l’anno scorso e che nella prossima Bundes (2 settimane al via) non potrà permettersi scivoloni a lungo raggio come negli ultimi mesi.

Simone Gamberini

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