La stagione 17/18 è appena iniziata, ma intorno al West Ham e soprattutto al suo manager Slaven Bilic, si addensano già parecchie nubi all’orizzonte. A creare il malcontento che serpeggia tra gli Hammers ha contribuito in maniera decisa la pesante sconfitta per 3-0 arrivata sabato scorso sul campo del Newcastle. Una prestazione imbarazzante, definita inaccettabile dalla proprietà che non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma che ha fatto filtrare lo sconcerto e la delusione per la prova offerta dagli 11 in campo. I proprietari del club Gold & Sullivan si sono presi qualche giorno di tempo per mettere a fuoco la situazione ed eventualmente prendere dei provvedimenti nei confronti della guida tecnica. Ad oggi comunque, non arrivano segnali che facciano pensare ad un cambio immediato in panchina, ma appare evidente che la sfida dopo la sosta contro l’Huddersfield Town al London Stadium potrebbe essere decisiva per le sorti del tecnico croato. Peraltro la posizione di Slaven Bilic era stata messa in discussione già nella scorsa stagione quando il West Ham inanellò una serie di risultati negativi che spinse la formazione claret & blue a ridosso della zona retrocessione. Non hanno molta fiducia in Bilic nemmeno i bookmakers inglesi se è vero che al momento l’ex ct della nazionale croata è il maggior indiziato per il primo esonero in Premier League. I nomi del possibile sostituto non sono ancora circolati con particolare insistenza, anche se Rafa Benitez è un profilo che piace non poco al management dei londinesi.
Ma quali sono i reali problemi di questo West Ham? I 10 goal subiti in sole 3 gare risultano impietosi se ne facciamo una questione di numeri, e se li sommiamo ai 64 subiti nella passata stagione ecco che forse siamo di fronte ad un serio indizio sul male di questa squadra. Va detto che nonostante le palesi difficoltà del reparto arretrato, lo staff tecnico in accordo con la dirigenza ha pensato di acquistare un solo difensore nell’attuale finestra di mercato; certo non un difensore qualunque visto che parliamo pur sempre di Pablo Zabaleta che nonostante l’età è ancora in grado di offrire prestazioni più che rispettabili. Il solo arrivo dell’argentino ex Manchester City non ha però tappato le falle della difesa degli Hammers che sopratutto nel settore centrale continuano a mostrare evidenti difficoltà. Ed è proprio il mancato acquisto di un paio di difensori di livello una delle principali accuse dei tifosi nei confronti di Bilic. Certo non hanno aiutato gli infortuni di giocatori chiave come Antonio e Lanzini, così come l’ingenua squalifica che ha visto protagonista Marko Arnautovic, e non è nemmeno da trascurare il fatto di aver giocato le prime 3 giornate di campionato tutte in trasferta per l’indisponibilità dello stadio olimpico. Certo, numeri alla mano, il nuovo stadio sembra essere tutt’altro che un fortino, senza dimenticare il famigerato fantasma di Boleyn Ground che aleggia ogni volta che gli Hammers giocano le partite casalinghe.
C’è una sostanziale divisione tra il popolo claret & blue, tra chi continua a stare dalla parte di una stimata leggenda del club come Slaven Bilic, e chi ne chiede il licenziamento per gli scarsi risultati ottenuti dopo la grande prima stagione coincisa con l’addio ad Upton Park. Ma proprio l’abbandono con la relativa demolizione dello storico vecchio impianto, è la motivazione per la quale molti supporters delusi della squadra dell’East London preferirebbero un cambio di proprietà prima ancora che della guida tecnica. Oltre all’addio alla vecchia casa, le accuse alla proprietà sono quelle di non aver mantenuto le promesse soprattutto in sede di mercato, prediligendo spesso il grande nome rispetto ad un acquisto funzionale al progetto, mettendo da parte la filosofia e lo spirito che ha sempre contraddistinto gli Hammers.
La deadline del calciomercato è ormai alle porte e chissà se questi ultimi giorni di trattative daranno una mano al pericolante Bilic a caccia di rinforzi, col nome del portoghese William Carvalho in cima alla lista dei desideri.
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