La scritta che campeggiava appena fuori dal tunnel che portava i giocatori dagli spogliatoi al terreno di gioco del glorioso Upton Park, rappresentava al meglio la filosofia del West Ham; “The Academy of Football” erano le quattro parole magiche per ogni tifoso degli Hammers, abituati a veder con la loro maglia tanti giovani talenti prodotti dalle giovanili. Talenti che molte volte hanno fatto non solo la fortuna degli Irons, ma anche quelle della nazionale inglese. La lista è piuttosto lunga, cominciando da giocatori entrati nella leggenda del calcio mondiale come il trio che ha regalato alla nazionale dei tre leoni il campionato del mondo del 1966: Bobby Moore, Martin Peters e Geoff Hurst. In tempi più recenti quelli più noti sono senza dubbio Rio Ferdinand e Frank Lampard, passando per Carrick e Joe Cole, arrivando naturalmente all’attuale “Mr.West Ham” Mark Noble. Negli ultimi anni la florida Academy claret & blue ha vissuto un periodo di apparente appannamento, tanto che uno dei due proprietari degli Hammers aveva lanciato un grido d’allarme in quella direzione, manifestando l’intenzione di fare il possibile per riportare l’Academy ai fasti di un tempo, in linea con la storia del club londinese. Una storia già messa da parte agli occhi del popolo claret & blue con l’addio e la conseguente demolizione di Upton Park che ha inevitabilmente aumentato il malumore nei confronti della proprietà.
I risultati non in linea con le ambizioni e il trasferimento nel nuovo stadio hanno portato la tifoseria del West Ham ad aggrapparsi ai valori storici del club come i ragazzi cresciuti nell’Academy, ritenuti la speranza per un futuro all’altezza della tradizione. Quando nell’ultima giornata della Premier League 2016/2017 Slaven Bilic fece esordire tale Declan Rice, un ragazzotto londinese classe 1999 , quella speranza ha iniziato a prendere corpo. I risultati della squadra di Bilic non aiutavano certo la crescita di un diciottenne alle prime armi in Premier League, ma il talento del ragazzo nato da genitori inglesi, ma con i nonni da parte del padre irlandesi, ha subito mostrato la faccia tosta tipica dei giocatori con qualcosa in più. Nei difficili anni recenti, caratterizzati dai cambi di allenatore, Declan Rice ha rappresentato la stella polare per ogni tifoso degli Hammers, la luce in fondo al tunnel. Pur con la squadra in difficoltà i minuti e il rendimento di Rice sono aumentati fino all’esplosione definitiva sotto la gestione di Manuel Pellegrini. Fin dal suo primo giorno al West Ham, il tecnico cileno ha parlato in termini entusiastici del giovane talento, pronosticando per lui un futuro radioso. La crescita di Rice non è passata inosservata nemmeno per i top club inglesi che seguono con attenzione le sue gesta, pronte a darsi battaglia per ingaggiarlo. Il binomio in mezzo al centrocampo degli Irons formato da Noble e Rice è la rappresentazione massima della filosofia Hammers; due ragazzi cresciuti nell’Academy che forse da qui a un paio di anni saranno protagonisti di un simbolico passaggio di consegne in mezzo al campo e nel cuore dei tifosi. Perchè al West Ham, più delle vittorie e dei titoli, la nomea di Academy of Football non potrà mai essere un dettaglio, e la demolizione di Upton Park con la relativa scritta non cancellerà mai la storia e il credo del club.
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