Al Weserstadion andava in scena il primo atto di una sfida delicatissima: Werder Brema e Heidenheim si affrontavano per decidere quale squadra avrebbe giocato in Bundesliga il prossimo anno. I padroni di casa, dopo aver ottenuto la possibilità di giocarsi lo spareggio all’ultima giornata, volevano indirizzare subito il match per non correre troppi rischi al ritorno; diverso il concetto per i ragazzi di Schmidt arrivati a questa gara dopo una buona Zweite ma soprattutto grazie all’ennesimo suicidio sportivo dell’Amburgo. Non è stata una sfida esteticamente emozionante (comprensibile visto la posta in palio) e alla fine è uscito uno zero a zero che lascia tutto aperto in vista di lunedì alla Voith-Arena.
Una squadra impaurita e forse, per quanto visto durante la stagione, è anche abbastanza normale; il Werder, dopo aver rischiato la retrocessione diretta per tutta la Bundesliga, ha pensato più a non prenderle che ad andare a conquistare una vittoria per indirizzare questo delicatissimo confronto. La squadra ha nuovamente messo in mostra le difficoltà avute sia a livello di gioco ma soprattutto a livello di personalità; i Grün-Weißen sono mancati nel far vedere di essere superiori ad un avversario di Zweite. Nel finale è arrivato il rosso a Moisander che salterà il ritorno; l’ennesimo episodio negativo di una stagione horror del difensore.
Il risultato migliore sarebbe stata una vittoria ma anche questo zero a zero può sicuramente rendere contento l’Heidenheim; la squadra si è giocata al meglio la partita lasciando il pallino del gioco ai padroni di casa ma provando, quando possibile, ad attaccare. Timo Beermann, nel finale, stava regalando l’impresa ai suoi che ora si giocheranno tutto in casa; l’assenza di pubblico potrebbe sfavorire i ragazzi di Schmidt che però hanno dimostrato di avere voglia e determinazione per compiere il miracolo
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