Mainz, Wolfsburg e Darmstadt: tre partite, nove punti. Un mini ciclo importante che toglie momentaneamente il Werder Brema dalla zona rossa della classifica e fa sperare nella salvezza. I ragazzi di Alexander Nouri hanno dimostrato in questi 270 minuti quella continuità di gioco e, soprattutto, di risultati che servono quando si lotta per un traguardo importate come la permanenza di categoria. La prossima gara sarà contro il Bayer Leverkusen che ha appena cambiato allenatore; si prevede una partita strana dove i Werkself vorranno rialzarsi da un momento negativo, mentre dall’altra i Grün-Weißen vorranno continuare su un binario che sta portando il Werder ad una salvezza, in questo momento, più che meritata.
Werder Brema, quattro eroi per la salvezza
Togliete i nove punti al Werder Brema e vedete la classifica; senza queste tre vittorie (due delle quali con delle dirette concorrenti, Wolfsburg e Darmstadt) i Grün-Weißen si troverebbero penultimi a sedici punti. L’importanza di questo mini ciclo sta tutto qui, in una classifica che sorride ai ragazzi di Alexander Nouri. Ma quali sono i protagonisti che stanno trascinando i biancoverdi alla salvezza? Senza ombra di dubbio i quattro giocatori offensivi. Le due ali, Gnabry e Bartels con la loro velocità sono le frecce nell’arco di una squadra che deve sfruttare al meglio le sue possibilità. Tecnica, spirito di sacrificio e importanza in zona offensiva: queste le caratteristiche dei due esterni di attacco che con le loro accelerazioni vogliono portare il prima possibile il Werder fuori dalla zona retrocessione. Ma ovviamente le due ali non basterebbero; fondamentale, infatti, sono anche i due attaccanti. Stiamo parlando di Kruse (decisivo con una doppietta nella sfida con il Darmstadt) e l’eterno Pizarro. La loro esperienza ma soprattutto i loro goal potranno essere determinanti da qui a fine stagione. Menzione particolare anche per Delaney che, arrivato nel mercato di riparazione, ha dato quelle geometrie necessarie per il centrocampo del Werder Brema. La salvezza non è ancora conquistata (e molto probabilmente non lo sarà fino alla fine), ma la strada che i Grün-Weißen stanno percorrendo è quella giusta.
