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Wenger e la maledizione dei difensori centrali

Arsène Wenger  è senza dubbio l’allenatore più longevo e vincente nella storia dell’Arsenal, anche se, alle porte della sua ventesima stagione sulla panchina dei Gunners, ha dovuto sopportare non poche critiche per il suo operato. A Wenger però si deve il merito di aver dato fiducia a giovani quasi sconosciuti come Fabregas, van Persie e Vieira trasformandoli in talenti di caratura mondiale. Ma, se è vero che “gli eroi non nascono, si creano” (parola di Arsène), la creazione di qualche eroe non è andata esattamente secondo i piani, soprattutto nel reparto difensivo. Oggi andremo ad analizzare sette profili di difensori centrali passati per l’Arsenal soltanto come meteore.

Sebastien Squillaci

Sulla carta Squillaci era davvero un ottimo acquisto. Approdato all’Arsenal nel 2010 per 4 milioni di sterline, il francese sarebbe dovuto essere il difensore dalla grande esperienza a cui affidare le chiavi della retroguardia. Le precedenti esperienze al Monaco e al Siviglia gli avevano regalato qualche trofeo, ma l’approccio con il campionato inglese non fu dei migliori. Squillaci sembrava essere troppo tempo e non abituato al forte pressing degli attaccanti, cosa che lo portava a commettere errori grossolani che facevano gioire le squadre avversarie.

Igors Stepanovs

La leggenda narra che pronunciare il nome di Stepanovs in un pub del nord di Londra causi tumulti borbottii, forse anche qualche pinta di birra gettata a terra dalla rabbia. Non è una storia per spaventare i bambini, ma la sintesi perfetta delle 23 apparizioni del difensore lettone con la maglia dell’Arsenal. Ai Gunners si presentò come il miglior calciatore della Lettonia, ma il campo rivelò tutt’altro: lento, goffo e del tutto inadatto alla Premier League, un vero disastro per la difesa.

Mikael Silvestre

L’acquisto di Mikael Silvestre nel 2008 fu accolto con vera gioia. Il difensore francese aveva alle spalle l’esperienza derivata da 9 anni passati tra le fila del Manchester United, diventando subito una pedina inamovibile dello scacchiere di Sir Alex Ferguson. All’Arsenal però il giocatore non riuscì a ripetersi: Silvestre, da sempre difensore duttile e capace di giocare in ogni ruolo della difesa a quattro, dimenticò letteralmente il suo mestiere di difensore, diventando un’altra delle meteore di Wenger.

Philippe Senderos

Forte, veloce e desideroso di migliorarsi sempre, Senderos di è laureato presso l’accademia Servette con il punteggio più alto mai visto. Il difensore svizzero aveva addosso li occhi dei più grandi club europei quando l’Arsenal lo acquistò appena diciottenne. Ma la giovane età mista ad un periodo non proprio fortunato per i Gunners lo costrinsero ad andare via in cerca di altre squadre.

Pascal Cygan

Pascal Cygan. Fonte: pinterest.com

Cygan è praticamente un eroe in Francia: grazie a lui il Lille riuscì a raggiungere la massima serie e fu insignito del premio come miglior giocatore dell’anno in Ligue 1. All’Arsenal però non è ricordato esattamente così. Al difensore infatti è stato affibbiato soltanto il premio come “la peggior trappola del fuorigioco di tutti i tempi” che permise a Maccarone di siglare un gran gol ai tempi del Middlesbrough.

Johan Djourou

Fra le meteore difensive dell’era Wenger possiamo ricordare anche Djourou, un prodotto dell’Academy dell’Arsenal. Per qualche mese il difensore sembrava essersi inserito alla perfezione nei meccanismi della squadra, ma l’illusione durò davvero poco: il prode svizzero non ci mise molto a diventare soltanto un altro dei brutti ricordi dei tifosi.

Ada Cotugno

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