Con le due vittorie dell’Inghilterra contro Malta e Slovacchia si chiude nel migliore dei modi la sosta per le nazionali del popolo inglese, già inevitabilmente catapultato verso il ritorno della Premier League. Le prime tre giornate del massimo campionato inglese hanno già regalato a tutti gli appassionati molti spunti su cui riflettere, dalla fuga del Manchester United al grande crollo dell’Arsenal: ma come ci eravamo lasciati?
Inevitabile non partire dalla prima della classe, il Manchester United di Mourinho che in tre giornate è stata l’unica squadra a non aver ancora fatto un passo falso: con dieci gol messi a segno e nessuno subito, le statistiche dei Red Devils sono lo sterile specchio di una squadra trasformatasi in una vera armata, anche se non ha ancora avuto a che fare con le altre big del calcio inglese. Il lavoro del tecnico portoghese si vede eccome: la difesa è blindatissima, il centrocampo gira a dovere e l’attacco è partito a mille grazie al neo acquisto Lukaku, che presto riceverà consigli dal ben più esperto Zlatan Ibrahimovic, tornato a Manchester dopo il brutto infortunio subito alla fine della scorsa stagione.
Se la presenza del Manchester United al primo posto non desta così tanto scalpore, è nella lunga lista delle seconde classificate che potrebbero trovarsi le outsider di questa stagione: accanto alle più prevedibili Liverpool e Manchester City, due delle candidate al titolo fin da prima dell’inizio di questa nuova Premier League e presto rivali nella prossima giornata, troviamo il West Bromwich dell’operaio Tony Pulis ed il neopromosso Huddersfield Town, senza dubbio la sorpresa più inaspettata di questo avvio. I ragazzi di David Wagner sono riusciti a battere Crystal Palace e Newcastle nelle prime due gare, un risultato che ha dell’incredibile se si pensa che la squadra dello Yorkshire non calcava i campi della massima serie inglese da ben 45 anni.
Se in cima alla classifica si mescolano alla perfezione le certezze delle big ed i sogni delle squadre più piccole, nelle zone più buie la situazione comincia a diventare incandescente già all’alba della quarta giornata di campionato: dalle parti del West Ham, ancora fermo a dieci punti sul fondo assieme a Crystal Palace e Bournemouth, si comincia a mettere in discussione la politica di Bilic (che, ricordiamolo, ha portato a Londra qualche acquisto importante come Hart e il Chicharito), colpevole di non aver portato ancora risultati in quello che doveva essere l’anno della rinascita dopo la scorsa stagione caratterizzata dai capricci di Payet. Con tre soli punti ed appena il sedicesimo posto conquistato anche l’Arsenal ritorna sui suoi passi con il solito ed ormai noto #WengerOut: i Gunners non hanno più lo smalto giusto per competere con i grandi, complice una squadra che ha perso totalmente l’entusiasmo degli elementi più validi, tutti ormai sul piede d’addio.
Questo campionato si preannuncia emozionante già dopo poche giornate, ma come finirà? Lo scopriremo solo alla fine di maggio quando tutti i tasselli saranno finalmente al proprio posto, ma nel frattempo welcome back Premier League!
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