Il decimo turno di Barclays Premier League vede il Manchester City ospite del West Bromwich Albion al The Hawthorns di West Bromwich. La compagine di Pep Guardiola guida il campionato a due punti di distacco dai cugini del Manchester United. I Citizens sono reduci da una secca vittoria ai danni del Burnley e si ritrovano in una forma smagliante. I Baggies, guidati dal sapiente e sempreverde Tony Pulis, sono stazionati al centro della classifica e nella precedente giornata si sono fatti superare dal Southampton in trasferta.
Il Manchester City vuole assolutamente conquistare la vittoria per mettere un punto esclamativo sul campionato: ottenere i tre punti in un campo insidioso come quello del WBA significherebbe dare continuità ai risultati e ottenere una sorta di certificato di maturità della propria compagine, a prescindere dal risultato di Manchester United-Tottenham, che ha visto i Red Devils vittoriosi con la rete di Martial nel finale di gara.
La sfida di quest’oggi non mette solamente in palio i tre punti, ma due concezioni calcistiche diametralmente opposte: da una parte Pep Guardiola, un esteta del calcio, dall’altra Tony Pulis, un tecnico che ha fatto del pragmatismo il suo credo. Il “Never Relegated Manager”, con il suo fedele cappellino da baseball, è il prototipo dell’allenatore “vecchio stampo”: astuto come una volpe a plasmare la propria squadra sul gioco dell’avversario, evitando di imporre una propria manovra. Tony Pulis è l’effige di un calcio diretto, che punta al risultato senza fronzoli o arabeschi. Precursore di un calcio che non abbraccia l’arte, ma rende questo sport una questione di “beruf” e prodotto. Dall’altra parte del fiume il catalano Guardiola, un innovatore e portatore di un rinomato estetismo nei confronti del pallone. Guardiola sta facendo quadrare il cerchio con il proprio calcio champagne: incorrendo in risultati sempre più convincenti ed entusiasmanti. Un esito insperato, considerando le difficoltà incontrate nella passata stagione dal manager spagnolo ed il complicato impatto con il calcio inglese. Guardiola ha saputo migliorarsi, ancora una volta, e sta dando prova di ciò in queste ultime giornate.
Il West Bromwich Albion scende in campo con un 3-5-2 estremamente difensivo: Nyom e Gibbs presidieranno le corsie laterali, Livermore mezz’ala mancina e Rondon riferimento centrale. Krychowiak sarà l’elemento fondamentale per Tony Pulis: il centrocampista centrale polacco, ex PSG dovrà avere la fisicità necessaria di aiutare il pacchetto arretrato dalla mole di trequartisti dei Citizens. Pep Guardiola sceglie di schierare il proprio Manchester City con un 4-3-3 a trazione anteriore: Stones leader difensivo, Fernandinho centrocampista centrale e Gabriel Jesus punta di riferimento. Sorprende la scelta di Fabian Delph terzino, l’ex Aston Villa si sta ritagliando un posto con questa nuova veste: ennesima testimonianza di come Guardiola sappia cambiare la prospettiva di gioco dei propri uomini.
Nella prima frazione di gioco il Manchester City impone la propria manovra sin dalle prime battute. Al 10′ la gara si sblocca con Leroy Sané. L’esterno tedesco riceve un pallone interessante da Fernandinho e, sventando l’intervento di Nyom, fulmina Foster dall’interno dell’area di rigore. Il match sembra porsi dalla parte degli ospiti, ma Barry si inventa un prodigio per Jay Rodriguez e l’ex Southampton supera con un lob Ederson. Il WBA pareggio dopo un paio di minuti la gara. La partita è davvero entusiasmante e le due squadre non hanno respiro: Fernandinho al 14′ riporta i Citizens in vantaggio. Il brasiliano calcia dai venticinque metri e la traiettoria viene deviata da Hegazy, il pallone si stampa sul palo e finisce in fondo al sacco. Il Manchester City, in seguito alla rete del nuovo vantaggio, prende sempre più campo e mantiene le redini del gioco. Il WBA si limita ad aspettare, attendendo il momento più adatto per colpire e non intende rischiare ulteriormente. David Silva sfiora la rete del 3-1 su assistenza di De Bruyne, ma il colpo di testa del giocatore delle Canarie non è preciso. Il primo tempo si chiude sul sostanziale dominio dei Citizens, come ci si aspettava. Il West Bromwich cerca sempre di riportarsi in parità con situazioni da calcio piazzato, ma al di là del temporaneo pareggio, ha prodotto veramente poco la selezione di Tony Pulis.
In apertura di ripresa Krychowiak ha una buona occasione per ripristinare la parità, ma il polacco non è abile ad indirizzare il pallone in questa occasione ed Ederson fa sua la sfera con facilità. Pep Guardiola decide di inserire Sterling per Bernardo Silva, il portoghese non ha certo brillato quest’oggi. L’ex Liverpool è sicuramente uno degli elementi più positivi in questa stagione. Il Manchester City si porta sul 3-1 al 65′ con lo stesso Sterling. L’esterno dei Citizens sfrutta al meglio l’assist di Walker e sigla la propria nona rete stagionale con un tocco ravvicinato. Sterling è il miglior marcatore, in tutte le competizioni, per il Manchester City. Gli ospiti rischiano di dilagare, ma Gabriel Jesus non sfrutta un suggerimento di Fernandinho. Non idilliaca la partita del centravanti brasiliano. Foster è costretto a limitare i danni in una serie di occasioni: al 87′ è impareggiabile con un intervento che chiudo lo specchio a David Siva. La gara si riapre al 92′ a causa di un alleggerimento sciagurato di Otamendi che regala il pallone a Philipps, agile nel mettere il pallone alle spalle di Ederson: il WBA si rimette in pista al’ultimo minuto. La leggerezza del centrale argentino è da matita blu e poco plausibile per un giocatore della sua esperienza. Il match termina 3-2 per il Manchester City. Merito al WBA di averci creduto sino alla fine, ma i Citizens – giocando una gara discreta – hanno dominato il match e lanciano un segnale importante al campionato con l’ottava vittoria consecutiva.