Walker Zimmerman, difensore del Dallas FC, è diventato un pilastro della difesa del suo club in questo 2016, giocando finalmente con costanza sta iniziando a mostrare le grandi doti che aveva fatto intravedere fin da giovanissimo alla Furman Univarsity e che lo avevano portato ad essere la settima scelta assoluta nel SuperDraft del 2013 all’età di diciannove anni.
Zimmerman nelle sue precedenti tre stagioni in MLS aveva collezionato soltanto 23 presenze complessive, di cui molte poche da titolare, mentre nel 2016 il centrale difensivo dei Dallas FC è sceso in campo 24 volte in 24 incontri, e sabato ha anche segnato il suo terzo goal della stagione.
Il ventitreenne è stato purtroppo più volte attanagliato dagli infortuni durante la sua breve carriera, ma ora Zimmerman è in perfetta forma, ha potuto allenarsi al meglio, e il potenziale messo in mostra in tutte le selezioni giovanili Stati Uniti sta venendo fuori. Dallas si trova attualmente in testa alla classifica della Western Conference, con ben sette punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici Real Salt Lake e Los Angeles Galaxy e punta con decisione a vincere il Supporters’ Shield, il trofeo che viene assegnato alla squadra della MLS che ottiene il maggior numero di punti nella classifica generale durante la regular season. Risultati di grande prestigio che sono arrivati anche grazie alla solidità difensiva offerta da questo ragazzone di un metro e novanta molto difficile da superare nell’uno contro uno e molto bravo tatticamente nel tenere la posizione. Il difensore originario della Georgia è anche piuttosto bravo in fase di impostazione, dati alla mano risulta infatti che i suoi passaggi vanno a buon fine quasi nel 80% dei casi.
Le buone prestazioni di Zimmerman hanno avuto una forte eco anche fuori dai confini degli Stati Uniti, durante la finestra di mercato sono stati infatti numerosi i sondaggi di squadre del Nord Europa, sopratutto svedesi e norvegesi, ma anche dal vicino campionato messicano, con club di primo piano come Club America e Atlas. Tuttavia Walker ha preferito rimanere a Dallas, nella squadra che lo ha cresciuto e aspettato durante gli infortuni per ripagarne la fiducia e per meritarsi la convocazione nella nazionale maggiore dopo la trafila nelle giovanili.
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