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I volti nuovi delle panchine della Premier League

Se il calciomercato può regalare ancora qualche colpo importante fino alla sua chiusura, i giochi sulle panchine delle squadre della Premier League sono pressoché conclusi. Ai nastri di partenza della nuova stagione solamente tre club si presentano con un nuovo allenatore, fra cui compare una vecchia conoscenza del calcio inglese.

Andiamo alla scoperta dei volti nuovi della panchina del prossimo campionato.

Frank Lampard

Il suo ritorno è stato accolto alla grande dai tifosi del Chelsea che auspicavano già da tempo di riabbracciare chi ha scritto la storia dei Blues. Lampard ritorna a Londra in una veste inedita, con alle spalle l’esperienza di un anno trascorsa come allenatore del Derby County, conclusa con la sconfitta nella finale dei play-off contro l’Aston Villa. In Premier League però tutto sarà diverso: la sua nuova squadra, reduce dalla vittoria dell’Europa League, vuole tornare a lottare fin da subito per il primo posto e i margini per sbagliare sono davvero ridotti.

E pensare che, nonostante l’amore indissolubile che lo lega ai suoi tifosi, c’è già qualcuno che ha cominciato a criticare le sue scelte, in particolare quella di assegnare la maglia numero 10 (appartenuta fino allo scorso anno a Eden Hazard) a Willian, mossa poco gradita da gran parte della tifoseria, già pronta a scommettere che Lampard segnerà più gol del nuovo numero dieci.

Graham Potter

Abbiamo potuto apprezzare l’inglese nel suo ultimo periodo all’Östersund, piccola squadra svedese che nei sedicesimi dell’Europa League 2017/18 riuscì a mettere in crisi l’Arsenal nella gara di ritorno all’Emirates, arrivando a un passo dal clamoroso passaggio del turno. Alla fine della stagione però l’allenatore ha deciso di ritornare in patria, prima allo Swansea e poi al Brighton, quadra che gli è stata affidata a giugno. L’esperienza gioca sicuramente dalla parte di Potter, ma di sicuro gli ci vorrà dal tempo per rendere competitiva la sua squadra che ha come obiettivo principale quella di puntare a una salvezza tranquilla.

Steve Bruce

Il compito più difficile da portare a termine per la prossima stagione della Premier League è di sicuro il suo. Bruce è arrivato sulla panchina del Newcastle alla metà di luglio, per sopperire al clamoroso addio di Rafa Benitez che ha voluto accettare la nuova avventura in Cina. Per assecondare il progetto dello spagnolo i Magpies hanno speso 60 milioni di sterline in questo calciomercato, salvo poi ritrovarsi con una guida tecnica totalmente stravolta nel giro di pochi giorni. Ed ecco perché la sfida accettata dal nuovo allenatore appare già complicata: non sarà affatto facile dare una nuova identità alla sua squadra e far fruttare l’investimento dell’eccentrico presidente con i pochi giorni di preparazione avuti a disposizione.

Ada Cotugno

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