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Vinicius Jr: 16 anni e un futuro da campione

Dalle giovanili del Flamengo alla Sub 17 del Brasile, sempre con le stigmate del predestinato. Vinicius Jr ha 16 anni ma sta già attirando su di sé una pressione mediatica niente male. Il suo talento sta deliziando i palati dei tanti osservatori partiti per seguire il Sudamericano Sub 17 dove lui è la star incontrastata della nazionale più forte.

Il Brasile mette sotto i riflettori l’ennesimo talento di spensierata fantasia in un torneo in cui mancano pochi passi per laurearsi campioni. È la rassegna giovanile più interessante di questo periodo e Vinicius Jr sta facendo di tutto per farsi notare.

Si era già imposto nei vari tornei giovanili brasiliani di inizio anno con la maglia del Flamengo con la quale aveva fatto capire di avere nei piedi le potenzialità per poter guardare al futuro sognando da campione. Con il Brasile Sub 17 lo ha confermato e i suoi colpi non passano di certo inosservati.

Nuovo Neymar, o forse è meglio non chiamarlo così. L’accostamento con O Ney è inevitabile visto che a 16 l’unico in grado di lasciare il pubblico a bocca aperta in quel modo era proprio la attuale star del Barcellona che con la maglia del Santos diede subito l’impressione di potersi sedere al tavolo con i più forti del mondo.

Vinicius ha anche quel Jr dopo il nome che lo rende paragonabile a Neymar ma preferisce correre per la sua strada. Da Rio de Janeiro al Cile, il luogo del torneo che lo sta consacrando. Un calciatore senza eguali che dovrà rimanere in Brasile fino all’estate del 2018 quando compirà 18 anni e potrà scegliere se seguire in patria o partire anzitempo per l’Europa alla ricerca della gloria dei suoi connazionali predecessori. Per portarlo via però ci vorrà un assegno pesante visto che ha già firmato un contratto con il Flamengo che include una clausola di 30 milioni di dollari.

Un esterno d’attacco tipico della scuola brasiliana. Movimento di gambe eccezionale, velocità supersonica e un controllo di palla molto singolare. Seppur non sempre elegantissimo è straordinariamente efficace con i suoi dribbling e finte di corpo: è destro di piede ma sa segnare anche col mancino, vede la porta benissimo, segna con continuità (per sicurezza chiedere ai pari età dell’Ecuador che lo hanno vissuto sulla propria pelle) e si fa piacere con estrema facilità.

L’impressione è quella di avere davanti un talento ancora da sgrezzare che però può esplodere in qualsiasi momento. La speranza invece è che il Flamengo una volta terminato il Sudamericano Sub 17 lo lanci anche in prima squadra per fargli fare rodaggio anche tra i grandi e metterlo subito alla prova in realtà importanti visto che nelle giovanili ormai porta a spasso qualsiasi difesa.

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