Il Benin e la Tunisia sono riuscite ad eliminare le dirette concorrenti ed accedere ai quarti di finale della Coppa d’Africa. Le due nazionali condividono una particolare caratteristica: sin dall’inizio della competizione non hanno mai strappato un solo successo nei 90 minuti regolamentari. In passato accade anche in altre occasioni come al Paraguay nel 2011 e al Portogallo nell’ultimo Europeo. Ma andiamo ad analizzare bene il percorso delle africane e dei precedenti nel mondo…
Tunisia e Benin hanno realizzato lo stesso percorsso strappando tanti pareggi, ma nessun successo. I tunisini sono stati promossi come seconda forza del gruppo E con solo 3 punti all’attivo dovuti dai pareggi contro Mauritania (0-0) Angola (1-1) e Mali (1-1). Agli ottavi di finale, l’avversario è stato il Ghana che ha scucito l’1-1 proprio al 92′ facendo svanire i sogni di gloria della Tunisia. I ragazzi di Giresse non si sono fatti abbattere e dopo i supplementari hanno centrato la qualificazione ai rigori, senza agguantare un successo nei minuti regolamentari. Stesso percorso del Benin, ripescato come una della 4 migliori terze: la nazionale ha totalizzato 3 punti nel girone non andando oltre lo 0-0 con Camerun e Guinea-Bissau e il 2-2 contro il Ghana. La qualificazione giunge lo stesso e, agli ottavi, si presenta l’ostacolo Marocco ben arginato nei 90 minuti regolamentari con un 1-1 che ha costretto Ziyech e compagni a rifugiarsi ai calci di rigore. Anche qui, il Benin, si dimostra più freddo dei rivali e strappa il passaggio senza aver vinto una sola gara.
Non solo in Coppa d’Africa è accaduta questa curiosità, ma anche in Europa e Sudamerica: basta tornare all’Europeo 2016 per trovare il Portogallo come vincente della competizione. La formazione guidata da Cristiano Ronaldo è giunta in finale senza mai vincere una sola gara (esclusa semifinale) nei 90 minuti regolamentari. Ben 3 i pareggi nel girone F con Ungheria, Islanda e Austria: nonostante tutto, i lusitani, vengono ripescati come una delle migliori 4 terze del torneo. Agli ottavi, la Croazia, viene battuta solo al 117′ minuto dopo uno 0-0 raccimolato nei due tempi regolamentari: stessa sorte della Polonia ai quarti, eliminata dopo i calci di rigore e l’1-1 siglato nel primo tempo da Sanches. La semifinale è l’eccezione con un netto 2-0 al Galles che viene superato solo nella ripresa: nella stessa finale contro la Francia, il Portogallo chiuderà per 1-0 ai supplementari per alzare una coppa insperata per le prestazioni della nazionale lusitana.
Spostandoci in Sudamerica troviamo la stessa situazione con il Paraguay che raggiunse la finale della Copa America pareggiando tutti gli scontri possibili: il girone si chiuse con 3 punti dopo i pari contro Venezuela, Brasile ed Ecuador. Grazie alla differenza reti, il terzo posto bastò per poter volare ai quarti dove incontrò nuovamente i verdeoro che si dovettero arrendere ai rigori dopo uno scialbo 0-0 nei 120 minuti messi a disposizione dall’arbitro. La semifinale fu una brutta fotocopia dei quarti con il Venezuela battuto ai penalty dopo l’ennesimo 0-0. In finale, uno straordinario Uruguay guidato da Forlan e Suarez, mise fine ad un miracolo che stava per realizzarsi.
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