L’inizio dell’avventura di Vincenzo Montella al Siviglia sarà un viaggio alla scoperta dell’Andalusia: prima l’esordio in Copa del Rey contro il Cadice, poi a distanza di quattro giorni il derby con il Betis, la partita più sentita da tutto il tifo del barrio di Nervión.
Subito due test molto vicini tra loro per provare a impressionare una piazza molto passionale e che sa innamorarsi facilmente. Incidere bene non sarà facile ma battere una squadra della stessa comunità e una della stessa città pochi giorni dopo il proprio arrivo sarebbe il miglior modo di presentarsi.
È chiaro, la partita di oggi con il Cadice non nasconde particolari rivalità o quantomeno non ha il significato del derby di sabato col Betis o di altre grandi avversarie andaluse come per esempio il Malaga. Tuttavia è importante ribadire la propria superiorità contro una delle più forti squadre di Segunda per far capire le intenzioni di una nuova avventura che ha l’obbligo di partire con il piede giusto viste le difficoltà che presenta da qui in poi questa stagione.
E esser favoriti in questa sfida obbliga subito la squadra al grande risultato. Poi una volta archiviata questa pratica da non sottovalutare ci si potrà concentrare su un derby che a Siviglia significa sempre tanto. Due squadre che complessivamente arrivano a oltre 80.000 abbonati in una città che non arriva a 700.000 abitanti. Numeri impressionanti che fanno capire l’amore per il calcio di questa meravigliosa piazza.
E così Vincenzo Montella ha subito l’occasione di far innamorare i tifosi del Sanchez Pizjuan: la sua stagione è cominciata malissimo ma ora può cambiare tutto nel giro di quattro giorni. Siviglia è una piazza mistica che può far succedere cose impensabili, lui lo ha vissuto da avversario sulla propria pelle e adesso vuole vivere quel tipo di esperienze da eroe. D’altronde un inizio così può farci già capire quali saranno le sorti della sua avventura spagnola.