La Ceramica, casa del Villarreal in cui domani pomeriggio sarà ricevuto il Real Madrid, rischia di diventare lo stadio più difficile da espugnare per Zinedine Zidane. Il tecnico francese ha vinto ovunque, aumentando in pochi anni una bacheca trofei già molto fornita. Nello stadio del submarino però è riuscito a imporsi soltanto una volta su tre gare disputate: era il 2017 e un colpo di testa in extremis di Morata completava la rimonta da 2-0 a 2-3 iniziata dai compagni di reparto Ronaldo e Bale.
Di quel Villarreal non è rimasto quasi più nessuno, mentre nel Real ci sono ancora diversi elementi (allenatore compreso). La formazione di Unai Emery inoltre affronterà i blancos da una posizione di classifica insolita; con 18 punti all’attivo il submarino è secondo in solitaria alle spalle della Real Sociedad, mentre il Real di Zizou è quarto con 16 punti e una gara da recuperare.
Tra i tanti incontri disputati da Villarreal e Real Madrid, la squadra valenciana ha trionfato soltanto tre volte. Domani, con gli ospiti orfani di capitan Ramos, il submarino amarillo può sperare nuovamente nell’impresa, nel segno delle altre tre notti magiche vissute a La Ceramica.
Il Real degli italiani Capello e Cannavaro cade a La Ceramica contro il Villarreal di Manuel Pellegrini e Marquitos. A 19 anni segna tre reti in campionato, di cui due a Barcellona e Madrid; la sua carriera non ha però seguito il corso che tutti speravano. Dopo una lunga trafila in Segunda si è trasferito in Polonia giocando principalmente nella seconda serie. Il trequartista classe 1987 è attualmente svincolato.
Maggio 2009, in Liga ha trionfato il Barça e il Real Madrid è nell’estate chiave per il cambio di gestione: l’arrivo di Florentino Perez e la campagna acquisti indimenticabile per i tifosi. A La Ceramica si presenta una squadra senza obiettivi che Manuel Pellegrini batte di nuovo, questa volta con uno spettacolare 3-2. Apre le danze Pirés con un colpo di testa, ma pareggia l’olandese Van der Vaart a inizio ripresa su assist del subentrato Higuain. Cani porta nuovamente in vantaggio i suoi, ma Higuain in posizione sospetta ristabilisce la parità a poco dal termine. Al novantesimo arriva il definitivo gol da tre punti e lo segna Capdevila approfittando di un grossolano errore di Casillas.
Un altro punto di svolta nella storia recente del Real Madrid. I blancos non girano sotto la guida di Rafa Benitez e a fine 2015 Florentino Perez agisce sostituendolo con Zinedine Zidane. Questa sconfitta incrina dei rapporti già non troppo sereni e il pareggio del 3 gennaio successivo al Mestalla (sempre in terra Valenciana) sarà fatale al tecnico di Madrid. Cinque anni fa intanto la decideva Cedric Bakambu servendo un assist al bacio per il sinistro dell’implacabile Roberto Soldado, oggi in forza al Granada.
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