Un momento magico destinato a durare: il Villarreal infila la sesta vittoria consecutiva, consolida la propria quarta posizione e comincia già a sognare notti stellate di Champions.
Non un caso per una squadra umile ma comunque propositiva dove ognuno rispetta il proprio ruolo e nessuno si monta la testa. Questo è il credo di Marcelino, protagonista di un assoluto miracolo alla guida del Submarino Amarillo, ereditato in fangose acque in Segunda Division e portato fino alle zone nobili della Liga.
Lo Sporting Gijon era un avversario da non sottovalutare nonostante una situazione di classifica poco invidiabile: nel cammino che porta fino alla quarta posizione le partite interne contro le squadre che mirano alla salvezza possono essere un importante fattore e il risultato odierno dimostra che il Villarreal ha acquisito ormai anche una grande mentalità.
La favola del Villarreal sembrava doversi interromper nel KO contro il Getafe del 29 novembre quando la sconfitta contro gli azulones chiuse un periodo nero cominciato con i tre gol incassati al Camp Nou e continuato con un pareggio poco esaltante contro l’Eibar al Madrigal. La svolta del Submarino Amarillo è arrivata proprio in quel pomeriggio di Madrid: Marcelino e i suoi hanno fatto un bagno d’umiltà, rimesso in ordine alcuni schemi che sembravano saltati e partita dopo partita hanno saputo ritrovare i giusti equilibri riprendendosi anche la quarta piazza ai danni di un Celta Vigo che ha già perso sul mercato un big come Augusto Fernandez.
Sei vittorie di fila tra cui spiccano i successi interni contro il Real Madrid e nel Derby de la Comunitat contro il Valencia, vero apice della rinascita amarilla.
Quasi inutile sottolineare l’importanza di Bruno Soriano in questa squadra. Dal suo mancino dipendono le sorti di un Villarreal estremamente ordinato. Forse troppo dipendente dalle geometrie del suo capitano, la squadra di Marcelino ha trovato un sistema di gioco che riesce a valorizzare ogni effettivo, anche chi sembrava essere arrivato ad un bivio della propria carriera. L’esempio lampante è Soldado che con i due assist di oggi si è definitivamente rimesso in carreggiata: un profilo tecnico importante per chi vuole puntare ad entrare in Europa dalla porta principale.
La gara di oggi esalta la figura di Bakambu, finalmente efficace sotto porta nonostante palesi carenze tecniche ed un fisico difficile da gestire. La grandezza di Marcelino sta anche nella valorizzazione di giocatori ancora così grezzi.
Da non sottovalutare infine il rendimento del pacchetto difensivo. Oltre al portiere Aureola, tra le rivelazioni di questa Liga, il Villarreal ha sempre dalla sua un centrale di spessore come Musacchio, ideale per un gioco propositivo ma comunque ordinato che necessita anche di un’impostazione da dietro.
Sei vittorie di fila e il sogno Champions sempre più vicino, il Villarreal resta coi piedi per terra ma comincia a credere all’impresa.
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