Vilhena, giovane talento del Feyenoord, torna al gol contro l’Utrecht regalando il pari che poi si tramuterà in vittoria. Il club di Rotterdam può esultare per il primo successo del 2016 arrivato solo alla nona giornata di ritorno dell’Eredivisie. 7 ko e un pareggio il bottino fin ora guadagnato al quale si aggiungono questi 3 punti importanti, anzi essenziali per mantenere il terzo posto. Ma torniamo sul ragazzo e analizziamone la crescita…
Vilhena nasce Maassluis il 3 gennaio del 1995. Dopo un breve periodo nel 2003 con le giovanili della sua cittadina, viene visionato dai responsabili del Feyenoord. L’impatto è positivo e il ragazzo si trasferisce a Rotterdam per iniziare la sua carriera nel settore giovani dei biancorossi. L’olandese brucia le tappe con un talento superiore ai ragazzi della sua stessa età: cambio di passo rapido, ottima gestione del pallone ed impostazione e un sinistro, che sotto porta, non lascia scampo. Il Feyenoord capisce di avere un grande talento tra le mani e lo lancia in prima squadra nella stagione 2011-2012 dove totalizzerà 6 presenze in Eredivisie. Vilhena, nonostante il poco impiego, si guadagna una maglia da titolare nella stagione successiva dove scenderà in campo 27 volte andando a rete in 4 occasioni. Il 31 luglio del 2012 esordisce anche in Champions League durante il terzo turno preliminare, perso per 2-1 contro la Dinamo Kiev. La consacrazione del talento arriva nel 2013-2014 quando verrà impiegato per 32 volte siglando ben 6 reti. Una conferma forte delle sue potenzialità che lo ha fatto inserire nella lista di Don Balon, rivista spagnola specializzata di calcio, che lo ha classificato tra i migliori talenti nati dopo il 1991. Nel 2014-2015 le presenze diventano 31 in tutta la stagione, anche se le reti diminuiscono con un totale di zero in Eredivisie. Il suo apporto a centrocampo è essenziale per la squadra: Vilhena è un vero e proprio metronomo, gestisce bene i tempi dell’azione e recupera con ferocia tutti i palloni della sua zona, diventando un vero muro davanti alla difesa. Queste caratteristiche hanno portato molti club italiani a chiedere informazioni sul suo cartellino.
Vilhena, ormai un punto fermo per il Feyenoord, inizia la stagione nel migliore dei modi insieme alla sua formazione, chiudendo il girone d’andata al terzo posto con il minimo distacco dalle prime della classe (Psv e Ajax). Il ragazzo ha disputato 22 gare in questa stagione (18 di campionato e 4 di coppa) andando a segno per ben 4 volte (3 in Eredivisie e una in KNVB Beker). L’ottimo rendimento ha fatto drizzare le antenne di molte formazioni italiane, una su tutte la Lazio. La società di Lotito è stata molto vicina all’acquisto del promettente centrocampista dopo l’infortunio di Biglia, fuori per almeno un mese. I biancocelesti si sono mossi in anticipo contando dell’ottimo rapporto dopo la trattativa di de Vrij. Il cartellino rientra tra le spese della società: solo 5 milioni e tutto l’appoggio del procuratore Raiola a spianare la strada. Oltre ai laziali però sono entrati in trattativa anche Inter, Fiorentina e Juventus che ne hanno ostacolato l’acquisto, rimandandolo a giugno, con il contratto del ragazzo in scadenza 2016. Se l’olandese non dovesse rinnovare con il Feyenoord, l’estate sarà concentrata soprattutto sull’acquisizione di questo talento.
A livello di nazionale, Vilhena ha vinto due ori europei in Serbia nel 2011 e in Slovenia nel 2012 con la nazionale Under-17. In questi hanni ha totalizzato la bellezza di 25 presenze e 5 reti con la maglia arancione. La scalata è immediata e il passaggio all’Under 21 velocissimo e nel 2013 viene convocato per la prima volta nella nazionale maggiore da un certo Van Gaal. Purtroppo non riuscirà ad esordire ne a partire per il mondiale del 2014, dopo essere stato inserito nella lista dei 30 pre-convocati. Le occasioni per mettersi in mostra non mancheranno, soprattutto con questa testardaggine e questa spavalderia che lo stanno facendo imporre a grandi livelli in Olanda e sicuramente, in una grande d’Europa nella prossima stagione. Tenetelo d’occhio che farà molto parlare di se…
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