Il Viktoria Plzen vince in campionato contro lo Slovan Liberec mandando un chiaro segnale alla Roma: non sarà una passeggiata di salute per i giallorossi. Nonostante i 3 punti, i cechi non impressionano soffrendo per la maggior parte dei 90 minuti. Il giusto cinismo corona una buona partita del reparto offensivo in grado di siglare 2 reti nelle uniche due azioni pericolose concesse.
Il Viktoria Plzen conquista 3 punti importanti per agganciare il terzo posto in campionato condiviso a con il Mlada Boleslav. I rossoblu, contro lo Slovan Liberec, si impongono per 2-1 grazie al cinismo del proprio reparto offensivo. Dopo la sconfitta, in casa, contro lo Zlin capolista sono arrivati 2 successi consecutivi che hanno risollevato il morale della squadra. Il gioco continua a latitare, ma la vera arma degli uomini di Pivarnik resta la freddezza sotto porta.
Il Viktoria ha dimostrato, anche in quest’ultimo match, di andare in confusione se pressato ed attaccato. La difesa non è compatta e lascia spazi enormi agli attaccanti avversari. I centrali Hubnik e Hejda devono ringraziare la poca qualità del reparto offensivo avversario. Tanti gli errori di copertura e di posizione come si può notare nel finale, proprio nell’azione del 2-1 siglata da Komlichenko che ha riportato in partita lo Slovan a ridosso del recupero. Il portiere ha qualche responsabilità sulla rete peccando di reattività nell’andare a terra. Nonostante le imprecisioni, i centrali hanni dimostrato autorità sulle palle inattive, intercettate con sicurezza senza perdere mai un contrasto aereo.
Il centrocampo è apparso disunito in fase difensiva, ma molto veloce e propositivo nelle ripartenze e nei contropiedi. Importassimo l’apporto di Hromada che è il vero collante tra i reparti. Lo slovacco sigla l’1-0 iniziale e cerca di servire i compagni per un ipotetico raddoppio. La squadra difficilmente si alza per pressare gli avversari, preferisce aspettare e colpire con veloci ripartenze sulle fasce. Il 2-0 arriva proprio con questo procedimento: passaggio largo per il n° 10 Kopic che dribbla due avversari sul lato corto dell’area e scarica una rasoiata nel mezzo. La punta Duris accorre rapido e, anticipando il difensore centrale, supera l’incolpevole Dubravka. Questo è lo schema più ricercato dai cechi che tendono ad allargare costantemente il gioco per permettere alle ali di servire le due punte.
L’uomo più pericoloso è proprio Duris, bravo nel tenere palla e nel far salire i compagni, lesto negli inserimenti e negli anticipi. Una marcatura ad uomo è consigliata per non lasciare quei metri che potrebbero rivelarsi letali. Nonostante i 3 punti contro lo Slovan, il Viktoria non ha convinto, dimostrando di essere una squadra fragile che può andare in difficoltà se pressata e se attaccata velocemente. Il cinismo resta un’arma letale, ma con una giusta fase difensiva, la Roma potrebbe rischiare ben poco. Servirà molta più attenzione e grinta per infastidire i giallorossi nella gara d’esordio in Europa League.
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