Il portiere dell’Aston Villa è stato per l’ennesima volta il grande protagonista dei calci di rigore che hanno permesso agli inglesi di eliminare il Lille dalla Conference League. Resta però da chiarire un dubbio: perché Emiliano Martinez non è stato espulso seppur ammonito due volte?
Lo ha fatto di nuovo e il risultato è stato ancora una volta vincente, per lui e la sua squadra.
Emiliano Martinez ha regalato un altro dei suoi ormai iconici show durante i calci di rigore che hanno deciso i quarti di finale di Conference League tra il Lille e l’Aston Villa, portando il club inglese a qualificarsi per le semifinali del torneo europeo.
Due grandi parate nel momento decisivo e la solita strabordante irriverenza che lo contraddistingue, ma anche un piccolo dubbio da risolvere: perché l’arbitro lo ha ammonito due volte, ma non lo ha espulso?
Lo show del Dibu
È successo tutto nel corso della gara di ritorno dei quarti di finale di Conference League tra Lille e Aston Villa.
Forti della vittoria per 2-1 ottenuta settimana scorsa al Villa Park di Birmingham, grazie alle reti di Ollie Watkins e John McGinn (di Bafodé Diakité la rete del Lille, ndr), i Villans si sono presentati in Francia per difendere il vantaggio, ma i piani non sono andati esattamente come la squadra di Unai Emery sperava.
Allo stadio Pierre Mauroy il Lille ha ribaltato infatti il risultato prima del 70’, portandosi in vantaggio nel computo totale della doppia sfida con i goal di Yusuf Yazici e Benjamin André.
A un passo dall’eliminazione, l’Aston Villa è riuscito però a trovare al 87’ una rete provvidenziale con Matty Cash, allungando così la disputa ai tempi supplementari.
Qui nessuna delle due squadre ha trovato la via del goal, con l’incontro che si è protratto quindi ai calci di rigore: il luna park di Emiliano ‘El Dibu’ Martinez.
Il portiere argentino ha capito che quello era il suo momento e ha dato inizio a un vero e proprio show, in parte simile a quello già prodotto in finale di Coppa del Mondo tra la sua Argentina e la Francia nel 2022.
L’estremo difensore dell’Aston Villa ha provato subito a distrarre e far irritare il primo tiratore del Lille, Nabil Bentaleb, andando a disturbarlo negli attimi immediatamente precedenti al suo rigore (gli è corso incontro toccandogli il pallone) e dando inizio poi a una piccola danza sulla riga di porta.
Risultato? Bentaleb ha provato a piazzare palla nell’angolino basso alla sinistra di Martinez, El Dibu ha battezzato proprio quell’angolo e ha parato il rigore.
Il portiere argentino si è poi girato verso la tribuna contenente i tifosi del Lille, si è portato un dito alla bocca e ha zittito platealmente chi per 120’ minuti lo aveva insultato.
Questo è stato, però, soltanto l’inizio dello spettacolino che Martinez ha messo in scena.
L’arbitro dell’incontro, il norvegese Espen Eskås, lo ha redarguito per il suo gesto, ma il portiere del Villa non se ne è curato più di molto, allontanandosi dall’area di rigore e continuando a provocare a gesti il resto dello stadio.
Il direttore di gara si è visto allora costretto a estrarre un cartellino giallo, creando per qualche secondo un cortocircuito nelle menti dei giocatori del club inglese.
Il capitano di serata, Douglas Luiz, è infatti corso immediatamente a parlare con l’arbitro, convinto che il compagno di squadra stesse per essere espulso.
Martinez nel corso dei tempi regolamentari era infatti già stato ammonito e quello che gli era appena stato mostrato era, quindi, il secondo giallo di serata.
Eskås ha però prontamente rassicurato sia El Dibu che Douglas Luiz, spiegando come quel giallo non avrebbe portato al rosso.
Il perché? Ci torneremo tra pochissimo.
Prima è giusto completare il racconto sullo show di Emiliano Martinez, perché non è finito con questo cartellino.
Il portiere argentino è infatti poi tornato tra i pali, dove è stato trafitto in sequenza da Jonathan David, Angel Gomes e Remy Cabella, prima di prendersi la sua rivincita su Benjamin André, l’autore del provvisorio 2-0 nei novanta minuti regolamentari.
Anche questa volta Martinez ha battezzato l’angolino basso alla sua sinistra e ha intercettato il pallone calciato dal mediano francese del Lille.
Una parata risolutiva e che ha regalato all’Aston Villa la qualificazione alle semifinali di Conference League.
Prima di essere abbracciato da tutti i compagni, l’ex estremo difensore dell’Arsenal si è lasciato andare all’ennesimo balletto irriverente, festeggiando platealmente in un Pierre Mauroy che per tutta sera aveva trovato in lui il nemico pubblico numero uno (in Francia Emiliano Martinez è decisamente odiato dopo quanto accaduto nella finale del Mondiale tra i Bleu e l’Argentina in Qatar, quando El Dibu aveva fatto di tutto per innervosire i rigoristi francesi, riuscendoci e risultando l’eroe di serata nella vittoria finale dell’Albiceleste, ndr).
Due gialli, ma niente rosso: il “caso” Martinez
Ora, riavvolgiamo il nastro e cerchiamo di capire perché Emiliano Martinez nel corso di Lille-Aston Villa è stato ammonito per due volte, ma non è stato espulso.
Il primo cartellino giallo il portiere argentino lo ha ricevuto al 39’ del primo tempo, dopo aver cercato di rallentare il gioco in occasione di una rimessa dal fondo, così da perdere un po’ di tempo.
In quel momento il suo Aston Villa stava, infatti, perdendo 1-0, un risultato che avrebbe comunque permesso agli inglesi di qualificarsi alla fase successiva del torneo, grazie al successo per 2-1 ottenuto nella gara d’andata.
Per quello, Martinez ha cercato di iniziare a guadagnare qualche secondo, come spesso accade nelle sfide a eliminazione diretta, in cui anche lo scorrere delle lancette sul cronometro gioca la sua parte.
Passiamo, quindi, ai calci di rigore e più precisamente al momento in cui il Campione del Mondo argentino si è visto sventolare in faccia dall’arbitro Espen Eskås un secondo cartellino giallo.
Giallo+giallo=rosso, hanno pensato in molti (compresi alcuni giocatori) e invece no.
Evidentemente non tutti lo sanno, ma nelle regole prodotte dall’IFAB (l’International Football Association Board), la Legge 10 riporta come i cartellini gialli accumulati nel corso dei tempi regolamentari e dei tempi supplementari non abbiano poi più valenza ai calci di rigore.
Tradotto: se nei 120’ si viene ammoniti, il cartellino giallo che si è ricevuto viene poi di fatto cancellato prima dei calci di rigore.
Ciò significa che durante i tiri dagli undici metri, un giocatore può essere ammonito, ma questa ammonizione non va a sommarsi a un giallo ricevuto nei minuti di gioco precedenti e quindi non comporta un’espulsione.
Esattamente la casistica che ha riguardato Emiliano Martinez, il quale si è visto ammonire per due volte dall’arbitro, ma non espellere.
“Caso” risolto, dunque.
Ecco perché l’argentino non ha ricevuto, giustamente, alcun rosso e ha potuto continuare a difendere i pali dell’Aston Villa fino all’ultimo calcio di rigore, decidendo così l’incontro con la sua abilità nel parare i tiri avversari dal dischetto.