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Verso la finale: alla scoperta dell’Austria Lustenau

Il Coronavirus non ha ancora finito di limitare la vita in tutta Europa, ma in Austria si prova a tornare a un po’ di normalità e domani sera si disputerà l’attesissima finale di Coppa. Quale modo migliore dunque per riprendere con lo sport con l’assegnazione di un titolo e se da una parte c’è la solita corazzata Red Bull Salisburgo dall’altra c’è una vera e propria novità. A sfidare i Tori Rossi nell’ultimo atto di Klagenfurt sarà il piccolo Austria Lustenau, squadra di seconda divisione che si barcamenava a metà classifica.

Non certo uno squadrone inarrestabile e che nella propria storia ha vissuto molti più momenti nella serie minori rispetto a quelli vissuti in Bundesliga. La cittadina conta poco più di ventimila abitanti ed è uno dei luoghi più a ovest dell’intera nazione, tanto da essere bagnata dal Lago di Costanza ed essere confinante con la Svizzera. Il Vorarlberg è da sempre lo Stato più confinato e spesso dimenticato dell’Austria, ma domani sera può prendersi un momento di riscatto. Il campionato era iniziato male per i biancoverdi che sono stati costretti a cambiare la guida tecnica passando da Gernot Plassnegger a Roman Mahlich e la situazione si è riassestata in Erste Liga ed è diventata strepitosa in Coppa. Va anche detto che la sorte è stata molto benevola durante i sorteggi, tanto da affrontare solo il Wattens come squadra di Bundesliga ai quarti di finale riuscendo a eliminarlo ai calci di rigore grazie a una parata del portiere Schierl su Maierhofer. La semifinale venne giocata fra le mura amiche con un’altra sorpresa del torneo, quel Wacker Innsbruck che cercava il riscatto dopo la retrocessione dell’anno scorso. Un calcio di rigore di Ronivaldo a fine primo tempo bastò per l’approdo alla finale facendo scattare una straordinaria festa al Reichshofstadion.

Il 4-2-3-1 resta il modulo preferito dal tecnico con il brasiliano Ronivaldo come uomo centrale dell’attacco. L’ex Austria Vienna dovrà essere in una delle sue migliori giornate per poter impensierire i biancorossi, ma le sue pause sono ormai famose. Frietag funge da valido trequartista e con Grabher e Mayer viene garantita anche una buona spinta sulle fasce. Il due di centrocampo dovrebbe essere composto dai giovani Tiefenbach e Stumberger, qualità per il primo e quantità per il secondo, anche se potrebbero rimanere bloccati dalla tensione. La difesa rappresenta il vero punto debole della squadra, decisamente troppo lenta che risulta essere la terza peggiore di tutta la Erste Liga. Ci vorrà dunque un’impresa leggendaria per poter battere il Red Bull Salisburgo e sarà triste non vedere la marea biancoverde invadere Klagenfurt, ma questa è la situazione e chissà che il ritorno alla normalità non regali una sorpresa del tutto anormale.

Francesco Domenighini

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