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Verso Genk-Sassuolo: come sta la squadra belga?

Disfatta: clamoroso fallimento o sconfitta sportiva schiacciante. Non si può definire in altro modo ciò che è capitato tra le 18:00 e le 20:00 in uno dei campi di calcio più prestigiosi della massima serie calcistica belga, la Jupiler Pro League: nel Guldensporen Stadion di Kortrijk si sono sfidate la padrone di casa, in serie positiva da 3 gare e squadra più in forma del momento, contro un rivitalizzato Genk che dopo 3 sconfitte si era rifatto sotto in classifica grazie a due vittorie. Non può il Sassuolo che essere rivitalizzato dall’orrenda visione difensiva della squadra di Peter Maes che ha dato dimostrazione di cedevolezza già dai primi minuti di gioco, fornendo la possibilità alla squadra di casa di passare in vantaggio con l’ala destra Totovytsky dopo solo 5 minuti: le linee laterali completamente assenti hanno permesso un maggior possesso palla nella metàcampo offensiva, ma una propensione realmente inconcepibile al contropiede avversario che ha trovato almeno 20 metri di campo aperto in ogni sortita. Dopo 20 minuti passati in balia delle onde rossobianche, il Genk ha incominciato ad ingranare grazie alla solita vena offensiva di Bailey e Ndidi, producendo un paio di buone occasioni con tiri da fuori dovuti ad iniziative personali: il solito pasticcio difensivo creato anche dalla distanza tra centrocampo e difesa ha provocato il secondo goal nel momento peggiore possibile, con l’insaccata di Mercier dal solito cross di Kage a pochi secondi dal fischio del primo tempo.

Risentimento muscolare per Bailey che viene lasciato in panchina nel secondo tempo (assenza che diventerebbe importante per l’economia difensiva neroverde in vista di giovedì), in campo entra Trossard che sarà l’unica gioia biancoblu al 63° minuto sul risultato di 4 a 0 derivato dalla doppietta di Saadi (55’ e 62’). Squadra in evidente confusione negli ultimi 20 minuti, che ha cercato con vemenza di diminuire il passivo, creando ben 13 dei 16 tiri totali, di cui 4 in porta: si era capito già dall’inizio dell’anno che la fase difensiva non sarebbe stata il fiore all’occhiello della comunità fiamminga di origine celtica, ma non ci si aspettava assolutamente che sarebbe stata la seconda peggior difesa del campionato con 16 gol subiti in 8 partite. Il Sassuolo grazie alle prodezze offensive di Defrel potrebbe diventare il cappio al collo per la carriera futura di Maes sulla panchina biancoblu, costantemente in bilico nell’ultimo mese: sicuramente possiamo dire che, aiuto meteorologico e campo a parte, potremmo assistere ad una gara divertente tra due strutture tattiche molto simili e inquadrate sotto la voce “la miglior difesa è l’attacco”; se il 4-3-3 belga ha lacune difensive da orrori macroscopici, lo stesso non si può dire della squadra di Di Francesco che ha trovato in Acerbi un Difensore (da notare il maiuscolo) di comando, e nei suoi alleati Antei, Lirola (giocatore da visionare in ottica futura) e Peluso come ottimi scudieri a corte.

Che la succulenta cena di Uefa Europa League sia servita.

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