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Verso il Brasileirao: le neopromosse

Sempre più vicini all’inizio del Brasileirao e sempre più curiosi di conoscere che tipo di campionato andremo a vedere. Dopo aver conosciuto le favorite dell’edizione di quest’anno, oggi scopriamo anche le quattro neopromosse che andranno a completare la batteria di squadre della Série A 2016.

Botafogo, una big ritrovata

Il Botafogo è sicuramente la più blasonata tra le neopromosse ed era impossibile vedere una squadra del genere giocare la Série B per più di un anno. L’anno scorso il Fogão era una vera e propria corazzata per la cadetteria brasiliana ed ha trovato subito la forza di risalire. Merito soprattutto dell’allenatore Ricardo Gomes che ha guidato la squadra al primato in Serie B e che sarà ancora alla guida nel Brasileirao di quest’anno. L’ex allenatore di PSG, Monaco e Bordeaux può contare su una rosa completa e assolutamente attrezzata per ottenere una salvezza tranquilla: la squadra è divisa tra giocatori d’esperienza e giovani che vogliono mettersi in mostra e questo mix potrebbe essere la chiave per fare un grande campionato. In porta l’ex nazionale Jefferson è uno dei migliori di tutto il paese mentre in difesa la bandiera Emerson Silva e soprattutto l’ex San Paolo Luis Ricardo possono essere le perfette chiocce per un giovane interessante come Victor Luis, appena arrivato dal Palmeiras.

Davanti invece spazio alla fantasia con l’eterno Juan Manuel Salgueiro pronto a diventare idolo anche a Rio affiancato dall’ex Fiorentina Octavio che cerca una piazza dove riscattarsi e dalla vecchia promessa Neilton, giocatore talentuosissimo che ha sofferto i troppi paragoni con Neymar. In attacco la giovane speranza è Vinicius Tanque che ha fatto benissimo con le giovanili segnando in utti i modi e che al primo anno di Série A vuole dimostrare di essere pronto.

América Mineiro, l’altra faccia del Minas Gerais

La promozione dello scorso campionato e il successo nel campionato statale mineiro hanno galvanizzato il popolo dell’América che sembra finalmente essere tornato un club competitivo. Il Coelho si aggiunge a Cruzeiro e Atletico Mineiro (con cui condividerà lo stadio) nel lotto delle squadre che rappresentano lo stato del Minas Gerais in Série A. Tra le neopromosse di quest’anno è sicuramente la squadra meno giovane, a partire dall’allenatore: in panchina siede l’eroe della promozione Givanildo, un classe ’48 che ha allenato più o meno in tutto il Brasile e con una filosofia pragmatica ha ottenuto questa aspettata promozione alla sua seconda esperienza sulla panchina dell’America (la prima datata stagioni 1997 e 1998).

La squadra si regge su tutti perni d’esperienza: in difesa l’ex Flamengo Danilo, non più giovanissimo è il punto di riferimento; a centrocampo il recupera palloni è il 37enne Leandro Guerreiro, che in Italia ricordiamo con due stagioni in campania le maglie di Napoli e Salernitana, assieme a Claudinei, ex Atletico MG che l’anno scorso ha visto la retrocessione vestendo i colori dell’Avaì. Anche in attacco ci si basa soprattutto sull’esperienza e i gol sono affidati al vecchio bomber del Cruzeiro Borges (35 anni) e a Tiago Luis, fantasista 27enne che negli ultimi anni ha giocato con Chapecoense e Joinville.

Vitoria, l’incognita tra le neopromosse

Aver riportato la città di Salvador de Bahia nella massima serie è sicuramente un grande merito per il Vitoria che però adesso dovrà trovare la forza e la maniera di salvarsi. Le speranze sono affidate all’autentico eroe locale, Vagner Mancini, un paulista che ha scritto la storia sua e di questo club guidando dalla panchina. È stato ripreso durante lo scorso campionato per l’ennesima volta ed è riuscito a regalare al rubronegro baiano una promozione difficilissima.

Per provare a salvarsi è stata costruita una buona squadra seppur senza grosse somme di denaro a disposizione. C’è un giovane da poter valorizzare ed è il difensore Euller, ’95 messosi in mostra nell’ultima Copa do Nordeste con grandi prestazioni. Maicon Silva e il gigantesco Victor Ramos saranno i suoi scudieri che lo accompagneranno nella sua crescita in questo primo anno in prima squadra in Série A.

Anche a centrocampo abbondano forze fresche ed i nomi più interessanti sono quelli del ’92 William Henrique, il più estroso tra i giovani, e José Welison, ’94 di ottime prospettive, almeno per giocare in patria. A completare la lineamediana ci sono vecchie conoscenze di squadre importanti come l’ex Coritiba e Cruzeiro Willian Farias e l’ex Palmeiras Tiago Real.

Davanti invece i gol sono affidati ad un veterano del Brasileirao, il 33enne Dagoberto che in carriera ha vestito maglie prestigiose come quelle di Atletico Paranaense, San Paolo, Internacional, Cruzeiro e Vasco da Gama per un totale di 137 gol nel Brasileirao; insomma una garanzia per una squadra con modeste ambizioni. L’altro attaccante da seguire è Kieza che una volta tornato dalla Cina ha ripreso a segnare a grappoli in Série B con la maglia del Bahia. Per essere una delle quattro neopromosse la squadra non sembra essere costruita male ma rimane ancora una grande incognita.

Santa Cruz, il tifo più caldo del Brasile

Il Brasileirao di quest’anno con la promozione del Santa Cruz del Pernambuco non guadagna solamente un’altra squadra del nordest che disputerà il derby con lo Sport, ma anche la tifoseria più calda del paese. Medie spettatori impressionanti per un club che in questi anni ha giocato nelle categorie più basse sempre sopportato da un pubblico senza eguali. Il Santa Cruz può essere la mina vagante di questo Brasileirao perché in un momento storico come questo che sta allontanando la gente dagli stadi avere un tifo così può essere sicuramente una marcia in più.

In panchina Milton Mendes dopo aver conosciuto i sapori del mondo viaggiando in Portogallo, Qatar e Giappone, è tornato con una cultura calcistica visionaria che ha permesso al Santa Cruz di conquistare questa storica promozione. Il simbolo di questa squadra è Grafite, l’ex bomber del Wolfsburg che assieme a Dzeko dominò il palcoscenico in Bundesliga portando un titolo storico nella città della Wolskvagen. Adesso Grafite è un pastore della Chiesa Evangelica e la sua religiosità è un’aurea che circonda magicamente una squadra adatta come poche ai miracoli sportivi.

Tra gli altri giocatori della squadra più pazza tra le neopromosse hanno u’ottima reputazione l’eterno Léo Moura e João Paulo, i due cavalieri del centrocampo che dovranno fare la differenza in questo campionato.

Qui probabilmente si cercherà di compiere un’impresa trascinati dall’amore per la maglia dei giocatori e soprattutto della gente. E in una parte così povera del paese avere una squadra in Série A in cui credere è davvvero importante.

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