Dieci milioni di corone svedesi (un milione di euro) sono un investimento cospicuo pure per il Malmö FF, il club più ricco di Svezia, che lo scorso autunno ha vinto il 21° campionato ponendo fine a un digiuno di due anni e che nel marzo 2021 ha acquistato il 22enne Veljko Birmancevic prelevandolo dal Cuckaricki – club serbo nelle cui giovanili è sbocciato tra gli altri Aleksandar Kolarov: «Chi sosteneva di conoscerlo era un bugiardo spudorato, oppure un vero conoscitore del calcio balcanico», scriveva proverbialmente Per Bohman in un articolo su Aftonbladet.
Questo per dire che l’acquisto di Birmancevic destava una certa curiosità, e non solo per le origini balcaniche, la posizione offensiva e quel cognome terminante per -ic che, evidentemente, a Malmö ricorda qualcuno: «Ho scelto un club con una grande storia, uno dei più grandi della Scandinavia – ricordava Veljko – e che ha lanciato Zlatan Ibrahimovic». Il talento può accomunarli: Birmancevic è abile nell’uno contro uno, laddove negli ultimi anni al Malmö è mancato qualcosa. Forse Søren Rieks e Jo Inge Berget sono andati a intermittenza, per tacere di altri investimenti che probabilmente non hanno garantito sufficiente continuità. La lista è lunga: Magnus Wolff Eikrem, Tobias Sana, Arnór Ingvi Traustason, Guillermo Molins, Romain Gall (oggi in prestito a Örebro) e Kingsley Sarfo, che peraltro è da poco uscito di prigione.
Birmancevic, quindi, serviva. E dopo un inizio al piccolo trotto, ha svoltato: il 27 luglio 2021, il Malmö – che aveva superato al primo turno preliminare il Riga vincendo in casa e pareggiando in Lettonia – era impegnato alla Bolt Arena di Helsinki nel derby nordico con l’HJK. L’andata era finita 2-1, agli svedesi bastava un pari ma dopo neppure 60′ i finlandesi erano già in vantaggio. Anders Christiansen ha firmato il pari, al 72’ è entrato in campo Birmancevic che dopo soli 4’ ha trovato il gol. Non si è più fermato: gol e assist a Rieks nel 2-1 dell’andata sui Rangers, assist a Colak al ritorno, concluso col medesimo punteggio. Poi, al terzo turno, contro il Ludogorets, Birmancevic ha segnato nel 2-0 dell’andata e s’è ripetuto su punizione nel k.o. in Bulgaria (1-2). Coi suoi quattro gol decisivi, il Malmö è approdato alla fase a gironi per la prima volta dal 2015-16. In quell’occasione, nel girone degli svedesi c’era il Paris Saint Germain presso cui giocava Ibrahimovic e Zlatan, in occasione del suo rientro a Malmö, affittò un’intera piazza per permettere alla città che lo aveva visto crescere di godersi il suo rientro all’allora Swedbank Stadion (oggi Eleda Stadion), siccome non tutti sarebbero fisicamente riusciti a entrare nello stadio.
Oggi Birmancevic è salito alla ribalta proprio quando il Malmö cercava un trascinatore, dato pure l’infortunio di Ola Toivonen: l’approdo alla fase a gironi porta nelle casse del club circa 200 milioni di SEK e già si fissa una base di presso per il serbo: 100 milioni di SEK, con cui – superando Zlatan – Birmancevic sarebbe la cessione più remunerativa di sempre per il calcio svedese. «Ho visto subito che era diverso, la velocità palla al piede, il modo in cui s’avvicina agli avversari, il tiro…» ha confessato Anders Christiansen, che del Malmö è capitano, numero 10 e giocatore più emblematico. Il danese ex Chievo ha sottolineato come per Birmancevic sia la prima esperienza all’estero essendo lui cresciuto nel vivaio del Partizan, svezzato da tre prestiti a Teleoptik, Rad Beltrago e Cukaricki, che nel 2019 lo ha confermato a titolo definitivo.
Su Birmancevic, il tecnico Jon Dahl Tomasson ha detto a Sportbladet: «Si sta acclimatando, è un talento speciale». Veljko aveva attirato l’interesse del Groningen e dello Stella Rossa, facendo nascere paragoni col connazionale Nemanja Radonjic, oggi al Benfica in prestito dal Marsiglia. Ma Veljko è particolare: nel tempo libero evita il calcio «tranne il Barcellona», preferisce guardare film, giocare a biliardo o recarsi al poligono di tiro. «Mi piace sparare, adoro le Magnum 357». E il 20 agosto scorso è stato premiato dalla convocazione in nazionale del c.t. Dragan Stojković, per un’amichevole col Qatar e due gare di qualificazione al Mondiale 2022 contro Lussemburgo e Irlanda. Questo è il suo momento. L’anno scorso, in Serbia, ha segnato 9 reti: finora, in Allsvenskan, le reti di Birmancevic sono già sette e in tutte e sei le gare il Malmö ha vinto.
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