Davanti ai 37mila e qualcosa del Mestalla il Valencia non sbaglia (finalmente) e conquista la prima vittoria casalinga di questa Liga. Si, avete letto bene, la prima (3-0 firmato doppio Santi Mina e Kevin Gameiro)! Per una squadra che ha probabilmente la quarta rosa più competitiva del campionati questo esordio disastroso è passato più o meno inosservato, merito di una classifica folle e ancora cortissima dopo 12 giornate.
I problemi più grandi del Valencia risiedono nella costruzione del gioco. La manovra è lenta, colpa di una palla che circola con difficoltà tra i difensori e i due mediani di Marcelino. Questo problema lo sta pian piano risolvendo (quasi da solo) la bandiera e luce del gioco valenciano Dani Parejo, l’unico a prendersi la responsabilità di saltare dei passaggi e anticipare tempi di gioco in zone rischiose del campo. Oggi con Coquelin che aveva il compito di svolgere il lavoro sporco, la manovra è stata molto più fluida.
Guedes e C. Soler, le armi vincenti della passata stagione, hanno finora privato i valenciani delle loro imprevedibili giocate e del fraseggio sulla trequarti avversaria. La situazione sta leggermente migliorando, i due crescono insieme partita dopo partita e fanno sperare i tifosi che ora possono ricominciare ad assistere a delle belle prestazioni dei “campioncini” numero 7 e 8.
L’ultima coppia di cui discutere è quella formata da Rodrigo-Santi Mina. Marcelino dopo mesi di nuove sperimentazioni ora ha deciso di optare per “l’usato sicuro”. La coppia d’attacco formata dai due spagnoli sembra quella che al momento gode di maggiore intesa: i due si conoscono molto bene, ma a causa delle poche verticalizzazioni non hanno grandi occasioni per scambiarsi il pallone. Peccato per il gol vittoria è arrivato proprio da una spizzata di Rodrigo, che con una leggera deviazione di testa ha messo in porta il connazionale classe ’95 (3 doppiette nelle ultime 5 gare)
Tuttavia è difficile pensare che la Juventus possa avere molti problemi contro questo Valencia. La squadra di Allegri è molto solida e non fa fatica ad arginare anche le manovre più ben costruite. Inoltre a livello difensivo i valenciani sono ancora molto distratti, non hanno stabilità e concedono spesso ripartenze agli avversari. La sensazione che ha lasciato il Mestalla è quella di una squadra in continuo miglioramento, che potrà togliersi diverse soddisfazioni sia in Liga che in Europa… League!
È ancora tutto possibile per il Valencia nel girone di Champions League, difficile ma possibile. La situazione classifica è complicata per i pipistrelli, lontani 4 punti dalla capolista Juventus e 2 dal Manchester United. E di giornate ne mancano proprio due: all’Allianz Stadium contro i bianconeri e al Mestalla contro i red devils. La vittoria di Mourinho su Allegri nell’ultimo turno di Champions ha messo il Valencia in una posizione scomoda. A entrambe le avversarie manca una gara contro la squadra cuscinetto Young Boys, ormai quasi matematicamente fuori dalla corsa all’Europa League (dovrebbe vincerle tutte e due per avere una speranza).
Gli svizzeri giocheranno per l’orgoglio contro Juventus e Manchester United, per i quali invece la posta in gioco è ancora molto alta: la qualificazione agli ottavi e il primo posto nel girone. Ai pipistrelli resta l’onere dell’impresa, termine più che adatto se consideriamo che la squadra di Marcelino si è appena ripresa da un periodo negativo durato circa due mesi. I tifosi, coscienti della difficoltà di questi incontri, non chiederanno altro che belle prestazioni alla squadra, con la speranza di vedere sempre più spesso lo splendido Valencia della passata stagione.
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