Il primo passo falso lo fa il Psv che cade sul campo di un ottimo Utrecht che fa impazzire la formazione di Van Bommel: i Boeren perdono la testa nel secondo tempo, ritrovandosi in 9 e chiudendo in balia completa dell’avversario. Il successo dell’Ajax ha influito sulla tranquillitá mentale della rosa che viene agganciata dal Vitesse e perde terreno dal primato per la lotta al titolo. Primo tentativo di fuga per Ten Hag?
Serata da dimenticare per Van Bommel che vede il suo Psv perdere il controllo e la gara ad Utrecht: il Galgenwaard Stadion regala uno spettacolo grandioso con i padroni di casa che strapazzano la rosa candidata a vincere l’Eredivisie. Gli episodi aiutano Van Den Brom, ma il suo gioco veloce e offensivo sta prendendo forma, trasformando i biancorossi in quella macchina perfetta realizzata giá ad Alkmaar.
La prima frazione di gioco é molto monotona e con poche occasioni: i portieri sbadigliano, i tifosi sonnecchiano e l’arbitro fa un piacere a tutti a fischiare la fine momentanea delle ostilitá per mandare i giocatori negli spogliatoi. La ripresa é nettamente piú frizzante ma, contro ogni pronostico, vede l’Utrecht salire in cattedra e prendere in mano il pallino del gioco contro un Psv svogliato e poco attento, ancora addormentato dalla sosta. Il primo colpo lo infligge Van de Streek (2° centro in campionato) aiutato dalla fortuna: il suo tiro viene deviato nettamente e spiazza un incolpevole Zoet. La rete stravolge la gara e fa impazzire i Boeren che perdono letteralmente la testa: prima Viergever e poco dopo Hendrix, rimediano due rossi diretti per intervento diretto sulla caviglia. L’arbitro non ha dubbi ed espelle entrambi, lasciando il Psv in 9 ad un quarto d’ora dalla fine.
L’Utrecht, senza un vero ostacolo, dilaga con Maher e Klaiber, rifilando un tris pesante e preoccupante in vista della gara di Europa League che vedrá impegnata la compagine di Van Bommel. Il ko é sacrosanto ma quello che non è accettabile é la perdita di luciditá che ha portato due giocatori a degli interventi completamente fuori misura, oltre ad aver giocato sottotono e senza grinta. Dall’altra parte della barricata, grandi complimenti a Van den Brom che ha saputo ingabbiare il centrocampo avversario, muovendosi in verticale tra le linee, senza lasciare nessun punto di riferimento. Un gioco offensivo e di quantitá, con spirito di sacrificio e pressing costante: Van Bommel puó solo chinare il capo, agganciato dal Vitesse e con l’Ajax che sorride e saluta, tentando la prima fuga della stagione. Serve una ripresa netta, per cambiare subito rotta in Europa.
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