Nell’Estadio Centenario di Montevideo stanotte andrà in scena una delle partite più importanti del calcio sudamericano: Uruguay-Brasile, sfida valida per le qualificazioni ai prossimi mondiali. I ragazzi di Óscar Tabárez arrivano alla sfida senza margine di errore: devono assolutamente vincere se vogliono avvicinarsi al Brasile e non perdere di vista la vetta. gli uomini di Tite, invece, vogliono i tre punti per blindare il primo posto. Cavani contro Neymar, una sorta di rivincita per il Matador che con il Psg è stato eliminato proprio dal fenomeno del Barcellona; poteva essere anche il match in cui si scontravano Suarez e Gabriel Jesus ma entrambi sono indisponibili. Uruguay-Brasile, stanotte un nuovo capitolo di questa sfida verrà scritto.
Uruguay, sfruttare il fattore casalingo
l’Uruguay ha assolutamente bisogno dei tre punti per due motivi ben precisi: andare a meno uno dal Brasile per non farsi scappare la possibilità di arrivare primi e respingere gli attacchi di Ecuador, Cile e Argentina. Sfida delicata per la Celeste che dovrà scendere in campo evitando di ricordare l’ultimo precedente in terra uruguaiana tra queste due squadre: un Uruguay-Brasile dominato dalla Selecao che il sei giugno del 2009 vinse per quattro a zero. In questa campagna di qualificazione, però, gli uomini di Tabarez non hanno mai perso in casa e questo potrebbe risultare un fattore determinante nella gara di questa notte. Uruguay che si affiderà a Cavani per provare ad ottenere tre punti che sarebbero fondamentali in ottica qualificazione.
Brasile, blindare il primo posto
A differenza di Tabarez che difficilmente cambia l’undici titolare della sua nazionale, Tite ha l’imbarazzo della scelta su chi schierare in campo. Stanotte dovrà fare a meno di Gabriel Jesus infortunato ma questo non cambia il potenziale tecnico a disposizione della Selecao. Partita fondamentale per Neymar e compagni che con un successo possono blindare definitivamente la prima posizione (in caso di tre punti il Brasile si porterebbe a più sette sull’Uruguay). Il Mondiale 2018 chiama, il Brasile vuole rispondere il prima possibile.