La sosta delle Nazionali è sempre un periodo di riflessioni e di primi bilanci. Non tutte le squadre stanno rispettando le previsioni della vigilia, mentre, a fare da contraltare, c’è chi sta lasciando tutti a bocca aperta. E poi ci sono loro, quelle squadre ancora immacolate che non hanno ancora dovuto subire l’onta della sconfitta e che speravano che la pausa non arrivasse mai.
E di squadre imbattute ce ne sono tante, basti pensare al campionato di casa nostra, addirittura con ben tre compagini: Napoli, Inter e Juventus. Tutte e tre hanno ottenuto questo traguardo in maniera molto diversa. I partenopei sono in testa da soli con sette vittorie su sette partite e stanno sicuramente mostrando il miglior calcio della Serie A. Nonostante qualche dormita difensiva, gli Azzurri hanno la loro forza in un attacco rodato da anni e con giocatori di primissima caratura, con i tre diavolacci Mertens, Insigne e Callejon che, ormai, si conoscono a memoria. Purtroppo l’ennesimo infortunio dello sfortunato Milik ha tolto a Sarri una validissina alternativa come vero numero 9. Dietro ai campani con sei vittorie e un pareggio ci sono la Juventus di Max Allegri e la sorprende Inter di Luciano Spalletti. I Campioni d’Italia in carica hanno cambiato alcune pedine e hanno perso un uomo cardine come Bonucci, ma non sembrano aver dimenticato a vincere. Ottimo già l’inserimento di Matuidi a centrocampo, mentre stan passando per gradi gli ingressi di Bernardeschi e Douglas Costa. Se poi c’è un Higuain che si sta avvicinando lentamente alla forma migliore, c’è un Dybala mai così in forma come in questo inizio di stagione. I nerazzurri, invece, non saranno spettacolari, non giocheranno un gran calcio, ma vincono e funzionano. Con soli 3 gol subiti è la miglior difesa del campionato e in Italia non è un dato da poco. Decisivo l’ingresso dello slovacco Skriniar che sta dando molto più garanzie rispetto allo svagato Murillo. Il nuovo centrocampo non incanterà, ma Borja Valero dà geometria e ordine, mentre Vecino e Gagliardini sono gli uomini tuttofare. Stella assoluta della squadra e fortemente trattenuto dal tecnico toscano Ivan Perisic, che si sta mettendo l’Inter sulle spalle confezionando gol e assist come mai aveva fatto prima.
Se gli interisti di oggi brillano, lo fanno anche tanti interisti di ieri, ed ecco che i tanto criticati Murillo e Kondogbia stanno facendo le fortune di un Valencia ancora invicto. Quattro vittorie e tre pareggi portano i Taronges ad occupare la terza piazza, con Simone Zaza uomo immagine della squadra di Marcelino e con 6 gol è il miglior marcatore nella Liga, dietro solo a Re Messi. A pari punti c’è l’Atletico Madrid del Cholo Simeone, anch’esso imbattuto e con lo stesso andamento. Da un po’ di anni si dice che il Cholismo sia finito e che l’Atletico non è più pericoloso come un tempo, ma intanto i risultati continuano ad arrivare e il tecnico argentino non vorrà di certo restare troppo indietro dai piani alti. Terza ed ultima, ma non meno importante, mai sconfitta in Spagna è il Barcellona. Il referendum catalano sta scombussolando anche il calcio e l’obrobrioso stadio a porte chiuse contro il Las Palmas ne è una prova. Nonostante ciò, i blaugrana non erano così belli e vincenti da parecchi anni e l’addio di Neymar sembra esser stato digerito. Il suo sostituto, lo strapagato Dembelè è già in infermeria, ma il continuo turn over di Valverde fa si che tutti giochino e tutti rendano al meglio.
Altri catalani esultano e nello specifico si tratta di Pep Guardiola e il suo Manchester City. Dopo un anno di feroci critiche, il tecnico due volte campione d’Europa sembra aver finalmente capito il calcio inglese e negli ultimi quattro turni gli Sky Blues son stati perfetti. Due volte 5-0 (tra cui uno clamoroso inflitto al Liverpool), un 6-0 e la fantastica vittoria a Stamford Bridge contro i Campioni in carica del Chelsea. Ma a sorridere non è solo la Manchester blu, perchè quella rossa resta agganciata ai cugini eguagliandoli con un ruolino di sei vittorie e un pareggio. Anche il rapporto gol fatti e subiti è dannatamente simile, con solo un gol in più segnato da Aguero e compagni (22 a 21) e la miseria di due soli gol subiti. Si sa, il secondo anno è quello di Josè Mourinho, e dopo una prima stagione di luci (le vittorie in Europa League e in Coppa di Lega) e ombre (il deludente quinto posto in campionato) il profeta di Setubal è pronto a vincere la sua quarta Premier League della carriera, la prima con i Red Devils dopo quelle col Chelsea. E tra qualche mese ci sarà il ritorno di Zlatan Ibrahimovic e sicuramente non vorrà lasciare Manchester come unica squadra dove non ha vinto il campionato.
Se la partenza dello svedese è stato traumatica per il Paris Saint-Germain nella passata stagione, quest’anno sembra esser definitivamente dimenticato. Escludendo il caso, anche un po’ infantile, del rigore tra Cavani e Neymar, i parigini sono diventati una macchina da gol inarrestabile. Addirittura 27 le marcature con l’uruguaiano a quota 8 e il brasiliano a 6 e solo uno 0-0 a Montpellier. Sono poche le due marcature per il talentino Mbappè, ma quasi sempre tra i migliori dei suoi. Dopo un anno di digiuno è veramente difficile pensare a un PSG per il secondo anno di fila a secco di titoli.
In Germania, invece, il Bayern Monaco frena, rallenta, perde e esonera Ancelotti, e allora per il Borussia Dortmund è un’occasione troppo ghiotta per non spingere sull’accelleratore. Solo la trasferta di Friburgo, gara finita 0-0, non ha portato i 3 punti, ma per il resto la squadra di Tuchel ha stritolato gli avversari, come il perentorio il 6-1 al Borussia Mönchengladbach. Il terzo posto della passata stagione deve essere solo un brutto ricordo passato e i mal di pancio estivi di Aubameyang sono spartiti. Il gabonese per otto volte ha timbrato il cartellino e solo la macchina da gol Lewandowski riesce a tenergli il passo in classifica marcatori.
Sono ben dieci, dunque, le squadre nei cinque maggiori campionati a non aver mai perso e le uniche sorprese sono le assenze di Real Madrid e Bayern Monaco da questa lista. I campionati sono ancora lunghi e sarà impossibile per tutte queste compagini mantenere certi ritmi e certe medie punti, ma i tornei iniziano a delinearsi e si capisce chi svolgerà un ruolo da protagonista. E chissà che questa stagione non ci regali qualche sorpresa inattesa.