La Russia ci appare come un mondo lontano, affascinante e terribile allo stesso tempo, diametralmente opposto a quello europeo a cui siamo abituati e in cui ci muoviamo con sicurezza. È però proprio in quella fredda terra, custode di tradizioni che ci sembrano quasi mistiche, che è finito e potrebbe cominciare il ciclo più glorioso di una delle squadra più blasonate al mondo, il Manchester United: nella lontana città di Mosca infatti i Red Devils guidati allora dell’indimenticabile sir Alex Ferguson alzarono per l’ultima volta al cielo la mitica Champions League, battendo in finale il Chelsea soltanto alla lotteria dei rigori.
Se l’acqua è l’elemento naturale più venerato dal popolo russo, simbolo di guarigione e rinascita, è proprio lungo le rive del Moscova che potrebbe risorgere dalle sue ceneri lo United, come una novella Fenice che ha finalmente ritrovato la strada giusta per alzate il capo e guardare ancora tutti dall’alto, come nei tempi migliori. Quella in casa del CSKA Mosca non sarà di certo la finale della coppa dalle grandi orecchie, ma per Mourinho ed il suo Manchester è un test più che dignitoso per provare al mondo di essere finalmente tornati fra i grandi dopo la schiacciate vittoria dell’Europa League nella passata stagione.
Se Mosca sembra essere nel destino dello United, la squadra della capitale guidata da Goncharenko non vorrà sicuramente facilitare il compito agli scomodi invasori inglesi: in campionato il CSKA è soltanto al quarto posto, complice uno Zenit in forma sfavillante grazie ai dettami di Roberto Mancini che sembra avere una marcia in più rispetto ai suoi colleghi, e almeno in Champions League proverà a dire la sua e a replicare il successo della gara inaugurale contro il Benfica.
Mourinho non ha di certo paura ed il suo Manchester United è già pronto per compiere il grande passo che serve per tornare ad essere finalmente il dominatore dell’Europa: la rinascita dei Red Devils parte da Mosca, città custode di uno dei ricordi più belli e dolci che i tifosi sperano di rivivere già alla fine di questa stagione, quella del salto definitivo verso l’alto.