Il Manchester United non sa più vincere. Per la squadra di José Mourinho arriva il terzo pareggio consecutivo in campionato: stavolta i Red Devils colgono un pari per 1-1 (il terzo 1-1 consecutivo) in casa dell’Everton. Tanti rimpianti in quel di Goodison Park, ma un risultato alla fine giusto per i valori espressi in campo.
Un po’ sulla falsariga del Clasico di ieri, lo United non riesce ad affondare il colpo come il Barcellona e alla fine viene beffato nei minuti finali. Si perché la squadra di Mourinho era riuscita ad arginare, anche se con qualche difficoltà, la manovra offensiva dell’Everton che ha sfruttato la spinta sugli esterni di Mirallas e Bolasie. Quelli che si sono rivelati decisivi, però, sono i cambi: l’Everton ha trovato nuova linfa con gli ingressi di Holgate ed Enner Valencia, lo United si è dato la zappa sui piedi con Fellaini.
Il grande ex ha regalato il pareggio ai Toffees con un intervento goffo su Gueye (migliore in campo per distacco) a tempo regolamentare praticamente scaduto. Baines non sbaglia e l’Everton porta a casa un punto importante, mantenendo l’imbattibilità tra le mura amiche. Koeman sorride, Mourinho no: il quinto posto resta lontanissimo (a 6 punti), ed oggi lo United ha fallito l’ennesima prova di maturità. La squadra tiene in mano il pallino del gioco, ma poi non ha la forza di chiudere le partite ed il palo di Herrera ne è la dimostrazione.
L’Everton, invece, si è dimostrata una squadra brava soprattutto a fare lavoro sporco. Gli esterni, sia di difesa che d’attacco, hanno sfiancato lo United con il passare dei minuti viste le prestazioni tutt’altro che eccelse di Valencia e Darmian. Il gol è soltanto un premio alla prestazione di tutta la squadra, dove nessuno ha sfigurato eccezion fatta per Lukaku, stasera in ombra al pari di Paul Pogba. Per lo United adesso testa all’Europa League, prima della sfida di settimana prossima contro il Tottenham: per Mou inizia una settimana quasi decisiva per le sorti della stagione del Manchester.