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Un undici di Kun

Questa mattina vi abbiamo parlato del Kun, che oggi compie 29 anni: non è però il solo, e ci siamo prodigati per cercare una formazione plausibile da poter schierare in campo e a cui, allo stesso tempo, augurare buon compleanno. Volendo dargli forma sarebbe una rosa contenente solo calciatori nati oggi, il 2 giugno. La scelta non sarà magari grandissima ma un undici di medio valore lo si può far uscire. In porta, ad esempio, spazio ad Oliver Baumann: tedesco, classe ’90, gioca nell’Hoffenheim ed è un buon estremo difensore con trascorsi nelle selezioni giovanili del suo paese. Il suo secondo potrebb’essere Alexander Schwolow, del Friburgo: ’92, è restato qui a causa della partenza di Roman Burki in direzione Dortmund, dopo che Alexander era appena tornato dal prestito all’Arminia Bielefeld.

Dietro la scelta non è grandissima, ma tra Nathan, Hanousek e Konstantinidis qualcosa di buono lo si può prendere: il primo è il leader difensivo dell’Al-Rayyan, brasiliano di Toledo ma naturalizzato qatariota. Il secondo è un ’93, tipico centrale che fa del fisico la sua qualità principale, mentre il terzo è un 23enne greco che il PAOK (club nel quale è cresciuto) non ha voluto mollare se non in prestito: segno evidente di quanto i bianconeri puntino sul ragazzo. Altri nomi che potreste conoscere sono l’ex Inter Lukas Spendlhofer (attualmente allo Sturm Graz) e Frederik Stenman, che nel 2006 giocò il Mondiale tedesco con la maglia della sua Svezia. Per lui, in carriera, tanti anni in patria (Västerås SK, Elfsborg, Djurgårdens), poi Germania (Bayer Leverkusen), Olanda (Groningen), Belgio (Club Bruges), e di nuovo a chiudere il cerchio a Stoccolma.

Il centrocampo a cui ho pensato è a cinque: sulla corsia a destra piazzerei Oleksandr Karavajev, quest’anno in prestito al Fenerbahçe ma di proprietà dello Shakhtar. In mezzo darei spazio agli inserimenti di Pajtim Kasami (al Notingham Forest, di proprietà di Marinakis anche presidente dell’Olympiakos) e Freddy Adu, entrambi ai lati del cervello di questa formazione ossia il cileno Francisco Silva. Infine, sulla sinistra, non posso esimermi dall’utilizzare la verve di Takashi Inui: il centrocampista dell’Eibar è un tassello fondamentale nell’economia della squadra basca, e malgrado il ruolo tendenzialmente offensivo quest’anno ha segnato due sole reti. Ma al Barcellona, per lo 0-2 dei suoi: un vero peccato che poi Messi & co abbiano rimontato per 4-2. Sempre a centrocampo potrei segnalare anche Mariano Bogliacino (che in Italia ricordiamo con le maglie di Napoli, Chievo, Bari e Lecce) o il duo portoghese Thiago Maia-Sérgio Oliveira. Occhio all’omonimia del primo col corrispettivo brasiliano (e no, non è quello famoso, perchè attualmente gioca nella Feirense e non nel Santos, ma ha comunque partecipato alle Olimpiadi dello scorso anno con la selezione lusitana). Il secondo è invece un talento che il Porto spera esploda in fretta, dopo vari prestiti tra cui quello in Belgio al Mechelen. Un’ultima parentesi merita la parabola di Freddy Ady, uno dei fenomeni del calcio virtuale: a 13 anni si legò alla Nike, certo di un roseo avvenire. Dopo il DC United, passò al Benfica (2007), poi Monaco (2008) e da qui in poi una lenta ma costante discesa verso l’ignominia. Belenses, Aris Salonicco, Caykur Rizespor, Philadelphia Union, Bahia, Jagodina, Kups e Yampa Bay Rowdies. America, Portogallo, Principato, ancora Portogallo, Grecia, Turchia, America, Brasile, Serbia, Finlandia e USA per finire: oggi Adu compie 28 anni, la sua carriera è rovinata a tal punto che Freddy è in cerca di una squadra dopo qualche provino non proprio esaltante. Triste, no?

In attacco, c’è un po’ di penuria ma quest’è quanto: Adam Taggart è un attaccante che in Australia è stato fregiato del titolo di capocannoniere (era il 2012-13, giocava allora nei Newcastle Jets mentre dal 2016 è al Perth Glory), Franck Dja Djédjé è il fratello meno famoso di Brice (’90, gioca nel Watford dopo due anni nell’Olympique Marsiglia e le giovanili nel PSG). Franck, ossia quello nato il 2 giugno 1986, è un attaccante di dubbie qualità che per far carriera ha tentato di ritagliarsi uno spazio pressochè ovunque, non dalla porta principale bensì dal retro: fino al 2012 in Francia, poi Ucraina (Chornomorets Odessa), Norvegia (Sarpsborg 08), Bielorussia (Dinamo Minsk), Scozia (Hibernian), Qatar (Al-Shahaniya) e dal 2017 Kazakistan (Ertis). Un giramondo, insomma.

BUON COMPLEANNO A: Baumann; Nathan, Hanousek, Konstantinidis; Karavajev, Kasami, Silva, Adu, Inui; Taggart, Dja Djédjé. A disposizione: Schwolow, Spendlhofer, Stenman, Bogliacino, Thiago Maia, Sérgio Oliveira.

Matteo Albanese

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