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Un Manchester United povero va avanti, Celta ad un tiro dalla finale

Il contesto europeo quest’anno si diverte a giocare con le illusioni soprattutto se ci sono le spagnole in campo: il Barcellona col PSG è stato sedotto, tradito e premiato, Atletico Madrid e Celta Vigo solo brutalmente pugnalati. Ma mentre i colchoneros hanno avuto più di un tempo per metabolizzare che la rimonta era ormai un’impresa, la sfida dei galiziani in casa del Manchester United è stata in bilico fino all’ultimo istante e sul pallone decisivo a tradire è stato proprio il destro di Guidetti, il giocatore più amato.

Poco coraggio per il Celta in questo doppio confronto fino a quando il cronometro non ha tirato fuori dall’animo celeste quell’orgoglio necessario a dare battaglia fino all’ultimo pallone. Dopo il vantaggio di Fellaini dovuto ad una leggerezza difensiva quasi inaccettabile per certi livelli sperare in un ribaltone era piuttosto complicato ma si sa, nel calcio la testa fa gran parte del lavoro e basta poco per rendere possibile ciò che a mente lucida dà sensazioni totalmente opposte.

Quindi questa Europa che si diverte a muovere i fili delle spagnole dà ancora una chance al Celta: segna Roncaglia e tutto torna sotto tiro, ad un gol di distanza da quella Stoccolma che improvvisamente non sembra così lontana dall’aeroporto di Vigo. Certo, Facundo esagera con il temperamento nel momento di massimo furore della partita che assume le sembianze di una rissa da pub in cui volano destri gratuiti sui volti di Guidetti e Bailly che portano al rosso di Roncaglia e Bailly stesso.

Mourinho le tenta tutte, si affida ai più esperti ed ingombranti fisicamente per portare anche in maniera sporca il risultato in cassaforte e alla fine verrà premiato da una giustizia più clemente con i forti che con gli audaci.

C’è un’ultima palla per le speranze del Celta: Theo Bongonda la addomestica, potrebbe calciare ma Romero ha già compiuto interventi importanti e allora meglio darla a Guidetti, lui sì che ci sa fare e ha la porta libera davanti a sé. Ma in queste serate anche uno svedese ha emozioni calde e quel pallone lo mastica, se lo tira addosso e il fischio dell’arbitro accompagna la più brutta delle giocate della partita.

Non c’è più Europa League per il Celta, non è più il trofeo delle spagnole. C’è solo un Manchester United povero e poco esaltante che andrà a sfidare l’Ajax in finale.

Simone Gamberini

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