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Un giorno alla finale di Copa América: le ultime cinque vittorie del Brasile

Per il secondo anno consecutivo il Brasile arriva in finale di Copa América e il fattore campo, nonostante l’assenza del pubblico, rimane un fattore determinante per una Seleçao che continua a divertire. Neymar sta trascinando da grandissimo campione qual è la propria nazionale con prestazioni di altissimo livello e giocate da campione incredibile e a Rio de Janeiro cercherà la conferma. I Verdeoro quando sono arrivati in finale difficilmente hanno fallito e negli ultimi anni la Copa América ha spesso regalato come è successo in queste cinque edizioni trionfali per i brasiliani.

BRASILE-BOLIVIA 3-1 1997
A fine anni ’90 il Brasile era tornato a essere un’armata invincibile, una corazzata che faceva tremare chiunque al semplice sentire nominare il suo nome. Dal 1994 fino al 1999 disputò ben cinque finali consecutive tra Mondiali e Copa América portando a casa ben tre trofei. Dopo la delusione patita contro l’Uruguay nel 1995 in Bolivia la Seleçao si rifece alla grande mostrando forse il più bel calcio mai espresso dai Verdeoro, e questa nazionale di gran calcio se ne intende. Riuscì a battere avversari e la terribile altura di La Paz riuscendo sempre a divertire e a divertirsi. In finale furono proprio i padroni di casa ad arrivare all’ultimo atto, sfruttando il fatto di essere acclimatati, e all’Estadio Hernando Siles si disputò una gara fantastica. Il vantaggio di Edmundo venne pareggiato da Erwin Sánchez a seguito di una papera di Taffarel e nella ripresa la Verde colpì tre pali prima che si scatenasse il Fenomeno Ronaldo. Un sinistro all’incrocio, dopo una celestiale azione con Denílson, portò la sfida sul 2-1 e al novantesimo fu Zé Roberto a concludere la sfida sul definitivo 3-1 interrompendo così il sogno boliviano.

 

 

 

BRASILE-URUGUAY 3-0 1999
Il Brasile aveva perso nel 1998 un Mondiale che sembrava dover essere suo di diritto, ma i problemi di salute di Ronaldo poco prima delle finale cambiarono la storia di quel trofeo che finì per essere alzato dalla Francia. Fu in queste condizioni che la squadra si presentò l’anno seguente per la Copa América in Paraguay e la fame di vittoria fu tale che non ci furono possibilità di replica per i rivali. A dimostrare tutto il suo straordinario talento in quell’estate fu un meraviglioso Rivaldo che anche nella finale contro l’Uruguay mostrò tutta la sua classe. Il cannoniere del Barcellona sbloccò il risultato con un preciso colpo di testa, ma fu il raddoppio a essere memorabile grazie a un pallonetto da pochi passi a superare Carini per il raddoppio che spezzò le gambe alla Celeste. A chiudere definitivamente l’incontro ci pensò Ronaldo che uno straordinario sinistro al volo mise la palla all’incrocio dei pali per il definitivo 3-0 che portò a Rio de Janeiro la seconda Copa América consecutiva.

 

 

 

BRASILE-ARGENTINA 2-2 4-2 D.C.R. 2004
Il 25 luglio 2004 a Lima in Perù venne disputata la prima storica finale unica tra Brasile e Argentina, un evento eccezionale per una partita epica. I Verdeoro avevano puntato su molti nomi nuovi e tanti big erano rimasti a casa. La scelta fu condivisa anche dall’Albiceleste anche se in tono minore, ma la scelta fu anche dettata dal disastro nel Mondiale nippocoreano del 2002. Interisti e futuri interisti furono i grandi protagonisti dell’ultimo atto, infatti ad aprire le danze ci pensò un rigore di Kily González a portare avanti l’Argentina ma quando ormai l’intervallo era alle porte Luisão pareggiò i conti. L’eterno incompiuto César Delgado trovò un gran destro a tre minuti dalla fine per realizzare il 2-1 che sembrava chiudere ogni discorso, ma non si erano fatti i conti con l’Imperatore Adriano che a venti secondi dal termine scagliò un terrificante sinistro all’angolino che lasciò di sasso Abbondanzieri. Si andò dunque ai calci di rigore e l’eroe fu Júlio César che parò il primo tiro di D’Alessandro e in seguito Heinze calciò alle stelle, mentre il Brasile non sbagliò mai e portò a casa la Copa. Il vero trionfatore fu proprio il numero uno del Flamengo che grazie a quel torneo si fece conoscere e sei mesi dopo sarebbe stato acquistato dai nerazzurri facendone la fortuna.

 

 

BRASILE-ARGENTINA 3-0 2007
Tre anni dopo Lima anche Maracaibo avrebbe ospitato la finale più attesa ma con i pronostici tremendamente sbilanciati a favore dell’Argentina. Rispetto al 2004 infatti l’Albiceleste aveva completamente cambiato politica portando in Venezuela i migliori giocatori. La Seleçao invece volle ancora una volta confermare la scelta di portare una squadra sperimentale in ottica Mondiale 2010. Questo fece sì che ci furono degli intoppi, come la sconfitta nei gironi con il Messico e il passaggio del turno ai rigori contro l’Uruguay in semifinale. L’Argentina era invece un rullo compressore instacabile capace di realizzare sedici gol in cinque partite, subendone solo tre e vincendo sempre. Il risultato sembrava dunque scontato, ma la bellezza del calcio sta anche nella sua imprevedibilità. La nazionale di Basile non scese mai in campo e venne travolta da un Brasile assolutamente dominante che dopo quattro minuti era già in vantaggio con un gran destro a giro di Júlio BaptistaAyala commise un comico autogol e nella ripresa Dani Alves mise il sigillo finale su una partita fantastica per la Seleçao e disastrosa per la Selección.

 

 

BRASILE-PERÙ 3-1 2019
Negli occhi di tutti i presenti al Maracanã c’era ancora il devastante 5-0 della fase a gironi, ma il Perú non era più quella squadra intimorita della fase iniziale, bensì era molto più consapevole dei propri mezzi e a Rio de Janeiro si assistette a una grande partita. La partita si sbloccò già al quarto d’oro con Gabriel Jesus che mise una gran palla al centro per Everton che impattò al volo di destro mettendo la palla all’angolino portando la gara nella direzione preferita ai padroni di casa, ma i ragazzi di Gareca non mollarono. Un tocco di mano in area di Thiago Silva decretò il calcio di rigore che Guerrero trasformò spiazzando Allison pensando di riportare la situazione in parità all’intervallo. Al terzo minuto di recupero però il Brasile alzò i ritmi e fu grande la palla di Arthur per liberare Gabriel Jesus che mise di piatto la palla sul secondo palo battendo così Gallese per il 2-1. Una doccia freddissima per i peruviani che però non si diedero per vinti giocando un gran secondo tempo e dando parecchi grattacapi alla Seleçao, ma quando ormai la partita sembrava conclusa Everton venne fermato fallosamente in area di rigore e dal dischetto fu Richarlison a spiazzare il numero uno avversario per il 3-1 definitivo che regalava così ai Verdeoro la nona Copa América della propria storia.

Francesco Domenighini

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