Forse è il derby più sentito di Spagna, sicuramente è stato il più bello di questo campionato. Tra Siviglia e Betis finisce con un 3-5 ricchissimo di emozioni in un contesto mistico che solo la capitale andalusa riesce ad avere.
È vero, le partite ricche di gol spesso nascondo pesanti errori ma il carico emotivo di questo derby è stato talmente forte da far passare in secondo piano alcune leggerezze difensive, a volte anche molto gravi. E la partita il suo bagaglio di sorprese ce l’ha consegnato subito: il gol dello 0-1 arriva dopo nemmeno un minuto e lo segna un sivigliano cresciuto nel Betis e che ha giurato eterno amore alla sua squadra. È Fabian Ruiz e il suo mancino a giro ghiaccia uno stadio abituato a ribollire e che aveva dato spettacolo pochi istanti prima con una coreografia da brivido e il solito inno cantato senza base musicale.
Solo il preludio di una serata di gol, rimonte e ancora gol. Il Siviglia pareggia con Ben Yedder, torna sotto con un gol di Feddal e pareggia di nuovo con Kjaer. Tutto nel primo tempo. Ma non finisce qui.
Perché la ripresa ai gol segnati aggiunge anche quelli sfiorati: tre pali, due per il Siviglia, uno per il Betis, con Montella che tira un sospiro di sollievo solo al momento della sostituzione del suo vecchio pupillo Joaquin che stava facendo ammattire la sua difesa.
È stata anche la partita dei difensori perché dopo Feddal e Kjaer è stata la volta di Durmisi: l’ex Brondby ha dato il via ai 3 minuti di euforia betica in cui la spartita è stata chiusa. Splendido il suo taglio a sorprendere Corchia e Navas, altrettanto deliziosa la palla servita da Boudebouz. Ma all’interno di quei 3 minuti di calcio spettacolare, in puro stile Setién, c’è spazio anche per il 2-4 di Sergio Leon, bravo a pizzicare il pallone per battere Rico una quarta volta.
Situazione che può tagliare le gambe ma non al Siviglia che ha avuto la forza di reagire, di segnare il 3-4 con Lenglet (un altro difensore) e di sfiorare l’impensabile 4-4 con N’Zonzi. La partita Montella l’ha saputa anche leggere bene perché i subentri di Correa e Sarabia hanno seriamente fatto barcollare il Betis sul 3-4 ma poi al momento di concludere è mancata la precisione.
E allora con tutta la squadra avanti Tello è partito in contropiede e uno così quando parte non lo riprendi. Suo il gol del 3-5, altra rete di un tifoso accanito del Betis nonostante i suoi natali catalani. Una vittoria pesante che interrompe un digiuno di vittorie nei derby di 4 anni. La strada per Montella si fa in salita ma una sconfitta in una serata così mistica forse si può perdonare.
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