Bundesliga 2015-2016; la stagione è terminata e se per quanto riguarda la vittoria del titolo sono stato rispettati i pronostici con il Bayern Monaco campione, di certo non sono mancate sorprese e delusioni in un anno intenso, ricco di emozioni. Proviamo a riviverlo insieme attraverso cinque principali tappe.
Come da pronostico il Bayern vince la Bundes e stabilisce un record; infatti in Germania nessuno aveva mai vinto quattro campionati di fila. Ci sono riusciti gli uomini di Guardiola, anche se le loro difficoltà le hanno avute. A differenza delle stagioni passate, quest’anno i bavaresi hanno conquistato il “meisterschale” solo alla penultima giornata e a volte hanno mostrato un gioco non completamente brillante. Ma poco importa, hanno vinto e nel calcio, chi vince ha sempre ragione.
Voto dieci; è quello che si meritano i ragazzi di Martin Schmidt, capaci di compiere un vero e proprio miracolo. Il voto, poi, non è casuale perché dieci sono i punti in più che i “Die Nullfunfer” hanno rispetto alla passata stagione. Dieci perché, con un budget limitato, ma una programmazione seria sono riusciti a qualificarsi per l’Europa League. Non gli diamo la lode per la mancata qualificazione in Champions, ma il Mainz ci ha provato fino all’ultimo e risultati alla mano non si può proprio lamentare.
Chi invece deve lamentarsi è lo Stoccarda, andato incontro nel classico “anno no”. Forse però nessuno si aspettava che sarebbe finita così. I “Die Schwaben” dopo ben quarantuno anni sono retrocessi in Zweite Liga dopo una stagione fallimentare. Eppure, dopo la pausa invernale, gli uomini di Kramny avevano totalizzato 18 punti in 8 partite che avevano fatto pensare ad una salvezza tranquilla. Così non è stato, la squadra si è spenta e ha lasciato che il destino compiesse il suo corso. La speranza è che l’inferno duri solo una stagione.
Nessun dubbio, una sola certezza; è Robert Lewandowski l’attaccante più forte della Bundesliga. I motivi? Tanti. E se potrebbe sembrare banale rispondere con un numero, 30 (numero che corrisponde ai goal fatti dal bomber polacco), potremmo dire due cifre, 5 e 9. Cinque sono le reti fatte in una sola partita e nove il tempo che ci ha impiegato a farle. Ma Lewandowski non è solo goal (certo questo compito gli riesce benissimo) ma è anche corsa, sacrificio, inserimenti e ha quella cattiveria, calcistica, che serve per essere letale in area di rigore. Tutte queste caratteristiche gli valgono, senza discussioni, la nomina di stella del Bayern e della Bundesliga.
E’ stato sicuramente uno dei principali protagonisti del Borussia Monchengladbach. Dahoud, centrocampista offensivo, con il suo estro e le sue giocate ha contribuito in maniera decisiva alla qualificazione delle “Die Fohlen” ai preliminari per la prossima Champions League. Vent’anni e un talento purissimo che gli è valsa la titolarità nella top 11 della Bundesliga di questa stagione. Il futuro è dalla sua parte e molto probabilmente nel giro di due anni lo vedremo in un top club, con tutto il rispetto per il Gladbach.
Conferme, sorprese, delusioni e prospettive future. Tutto questo condensato in un anno. Dank Bundesliga, ci vediamo l’anno prossimo.
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