La rimonta in Champions League contro il Real Madrid (avanti per 3-0 nella gara d’andata) non poteva essere sognata in un posto migliore: questa sera infatti l’Atletico Madrid potrebbe scrivere l’ultima grande pagina europea del Vincente Calderon, stadio che nella prossima stagione verrà abbandonato dalla squadra di Simeone per trasferirsi nel più moderno Wanda Metropolitano.
Al Calderon è previsto il pienone assoluto: 55 mila cuori colchoneros sono pronti a battere per sostenere l’ultima grande impresa fra le vecchie mura amiche, sognando di chiudere la stagione staccando il pass per Cardiff. Come ci propone l’edizione web di Marca, ripercorriamo insieme le notti più belle del Calderon, in attesa di scoprire se anche questa sarà una di quelle serate da incorniciare.
Sovvertire il 3-0 contro la squadra più forte al mondo non è un’impresa facile, ma l’Atletico Madrid ha dalla sua parte il vantaggio di giocare in uno stadio che di remuntade ne ha già viste tante. La prima in campo europeo risale al 1970: lo stadio era stato inaugurato appena quattro anni prima e in quella notte il colchoneros riuscirono a battere il Cagliari in Coppa Campioni per 3-0, dopo la sconfitta in Italia per 2-1.
L’accesso alla prima finale europea dell’Atletico è un’altra di quelle grandi imprese a cui il Calderon ha fatto da sfondo. Nella semifinale d’andata contro il Celtic gli spagnoli tornarono a casa con un combattutissimo pareggio a reti bianche, condito da numerose espulsioni e liti di spogliatoio. Il ritorno però coronò un sogno: Garate e Abelardo misero la firma sul definitivo 2-0 in favore dei padroni di casa che, proprio al mitico Calderon, festeggiarono l’accesso alla prima storica finale europea.
Molti anni più tardi l’Atletico Madrid si ritrovò ancora in finale, ma la situazione era completamente diversa: in panchina sedeva Simeone che fra l’euforia generale aveva portato la squadra fino alla semifinale di Europa League. Al Calderon si presenta il Valencia, spazzato via con un sonoro 4-2 di cui si ricorda soprattutto la splendida doppietta di Falcao, miglior marcatore di quella coppa e trascinatore dell’Atletico in quella magica notte. Anche la finale fu tutta spagnola: i colchoneros dovettero fare i conti con l’Athletic Club, sconfitto per 3-0.
Il 2014 è un anno che dalle parti di Milano non è ricordato con molto piacere. Tutto ebbe inizio ai sorteggi per gli ottavi di finale di Champions League: al Milan capitò proprio l’Atletico Madrid e uno spavaldo Muntari manifestò tutta la sua gioia per un sorteggio benevolo ai rossoneri, capitati contro la squadra più debole. Gli spagnoli però si impegnarono a far cambiare idea agli avversari: al Calderon il Milan fu spazzato via per 4-1, in una notte magica dal sapore di rivalsa.
Ma torniamo quasi al presente, spostandoci al 2016. Ai quarti di finale all’Atletico Madrid tocca la grande sfida contro il Barcellona, l’ultima memorabile rimonta europea a cui hanno assistito gli spettatori del Calderon. Al Camp Nou il Barça non chiude la pratica come al solito, vincendo soltanto per 2-1: l’Atletico approfitta del piccolo spiraglio di speranza e grazie alla doppietta di Griezmann ribalta la situazione, conquistando l’accesso alle semifinali.
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