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Tyson Fury in condizioni pietose al pub: come sta e cosa è successo

Alcuni video condivisi sui social – compreso uno del Sun – racconta nel dettaglio cosa è accaduto in quei momenti

Poco meno di un mese fa (19 maggio) Oleksandr Usyk ha battuto Tyson Fury, nello scontro tra titani di Riad in Arabia Saudita, e ha fatto la storia diventando il nuovo re di tutte le cinture dei pesi massimi (Wbc, Wba, Wbo, Ibf e Ibo). La boxe adesso ha un solo padrone nella categoria regina, quella più affascinante. L’ultima volta era accaduto 25 anni fa, nel 1999, con Lennox Lewis. Ma da quel momento sembra che per il pugile britannico le cose non stiano andando poi così bene. È stato, infatti, visto barcollante e a stento capace di restare in piedi. Una brutta sensazione vedere una montagna di muscoli ridotta in ginocchio, finita sul marciapiede all’esterno di un pub che quasi non riesce a rialzarsi perché “ha bevuto qualche bicchiere di troppo”.

Tyson Fury
Tyson Fury | ansa epa @Ali Haider

Così Tyson Fury, che aspetta il 21 dicembre per la rivincita con l’ucraino, è stato il protagonista di un episodio e una situazione spiacevoli, che hanno fatto molto rumore. Alcuni video condivisi sui social – compreso uno del Sun – racconta nel dettaglio cosa è successo in quei momenti: prima che il contesto nel bar di Morecambe (nel Lancashire) degenerasse, un paio di addetti alla sicurezza si sono avvicinati a lui, lo hanno preso sotto le braccia e lo hanno convinto ad abbandonare il locale senza fare troppe storie. E già questo è stato un gesto coraggioso da parte loro, essendo al cospetto dell’ex campione del mondo.

Le condizioni

Una volta fuori dal locale, il pugile ha sbandato e sbattuto la testa contro un lampione e si è accasciato per terra. Non ha perso i sensi, ma appariva palesemente stordito e in difficoltà. Insomma, non in perfette condizioni. Così per lui la serata si è conclusa nel peggiore dei modi nonostante fosse cominciata con ben altri auspici: Fury aveva offerto da bere ad amici e fan, ma deve aver alzato un po’ troppo il gomito, abbassando la guardia per qualche bicchiere di troppo. C’è anche la testimonianza di un suo amico, che ha raccontato come l’amico Fury non beveva da più di un anno e, a giudicare da come sono andate le cose, l’effetto è stato devastante: “Ne ha bevuti un paio (bicchieri, ndr) di troppo e non si sentiva neanche troppo bene”.

A ridimensionare il fatto e a spendere parole buone nei confronti di The Gipsy King (questo è il soprannome di Tyson Fury) è stato DJ Scott Shearing. “Tyson è una leggendaha scritto sui social -, è un multimilionario eppure è ancora proprio come te e me. Esce a fare shopping, proprio come te. Va al pub proprio come te, magari si ubriaca proprio come te. Capisco che sia un personaggio pubblico, ma è solo umano”.

La “caduta” del 2021

Nel 2021 le cose per Tyson Fury non andavano benissimo. Nell’ottobre di quell’anno il britannico si confermò campione dei pesi massimi Wbc, dopo aver messo k.o. – all’undicesimo round – Deontay Wilder, chiudendo così una trilogia vibrante. Ma due mesi dopo, nel dicembre di quell’anno, fecero scalpore le foto pubblicate dal suo allenatore, Kristian Blacklock, di quando era in sovrappeso e cercava di tornare in forma. Sì, perché la carriera (e la vita) di Gypsy King non è sempre stata ricca di trionfi. C’è stato un momento nel quale la sua mente e il suo corpo hanno avuto un blackout e la luce si è spenta, lasciandolo solo nel buio e tra demoni pericolosi. Tanto che in diverse interviste Tyson Fury raccontò dei suoi problemi: il bipolarismo, la cocaina, la depressione e i chili (tanti) accumulati.

Tanto da rinunciare i due volte alla rivincita con Wladimir Klitschko, detronizzato nel 2015. “A dire il vero sì, non sono andato in palestra per mesi, assente ingiustificato. Ero in giro a bere, nessuno può capire che cosa mi succedesse. Mi hanno diagnosticato un disturbo bipolare, sono un maniaco depressivo. Se non fossi cristiano mi toglierei la vita in un secondo. Spero solo che qualcuno mi uccida prima di ammazzarmi”. O ancora nel 2016 in un’intervista al magazine “Rolling Stones” ammise che negli ultimi quattro mesi si era lasciato andare al consumo sfrenato di cocaina per combattere la depressione e beveva tutti i giorni tanto da diventare “grasso come un maiale”. Fino a toccare quota 178 chili, per poi perderne 63 in un anno quando decise di farlo. “Erano le uniche cose che mi aiutavano a non pensare. Perché non dovrei prendere la cocaina? È la mia vita. Posso fare quello che voglio. Non è doping, non è una droga che migliora le prestazioni. Non ho mai preso altri farmaci in vita mia. Solo negli ultimi mesi ho iniziati ad assumere cocaina”.

La sospensione della licenza

Una vita quasi al limite. Nel 2016 la Federboxe della Gran Bretagna gli sospese la licenza di pugile. Il motivo? Dare a Tyson Fury il tempo di disintossicarsi. Insomma, un periodo davvero difficile, il più delicato della sua vita. Ma poco alla volta, con impegno, il pugile britannico ha iniziato una risalita, trovando l’appoggio proprio del suo allenatore, Kristian Blacklock. Adesso, al di là di quanto accaduto fuori dal pub, le cose sono cambiate e Tyson Fury sta attento alla sua dieta. Riso, pollo e insalata: è ormai questo il pranzo del britannico. Una trasformazione pazzesca rispetto al passato, grazie al suo nutrizionista, Greg Marriott. Questa dieta permette a Fury di bilanciare ogni singolo pasto, in base all’orario (perché quotidianamente può arrivare fino a sei pasti) e al giorno della settimana. In quelli di “riposo” consuma tremila calorie, in quelli di allenamento invece tra le 4.500 e le seimila.

Tyson Fury
Tyson Fury | ansa epa @Ali Haider

Ma cosa mangia Tyson Fury? Al risveglio vitamina C, collagene e caffè nero. A colazione: due fette di pane tostato a lievitazione naturale, burro di avocado con tabasco all’aglio fresco e pepe nero, tre uova intere, pomodori datterini freschi e circa 250 grammi di carne magra macinata di manzo, ancora farina d’avena e proteine con noci fresche e semi di chia, oppure ancora una frittata. Poi muesli proteico, yogurt greco senza grassi e mirtilli come spuntino di metà mattina. Due petti di pollo, 125 grammi di riso e un’insalata di feta greca possono essere il pranzo perfetto; a metà pomeriggio invece cinque tortini di riso, burro di arachidi naturale e un contorno di anguria. La cena può prevedere 500 grammi di patate, una bistecca di filetto da 400 grammi con senape di Digione, più verdure arrosto come broccoli, asparagi e barbabietola rossa. A chiudere la giornata, alle 20, yogurt greco senza grassi, burro di arachidi ed essenza di vaniglia. Meglio di così.

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