L’avventura di Tudor alla Lazio potrebbe finire prima del previsto. Tra malumori nello spogliatoio e scontri con la società, ecco cosa sta succedendo in casa biancoceleste
In casa Lazio sono ore di riflessione e di decisioni importanti da prendere. Archiviato il campionato, terminato con il settimo posto in classifica, la società biancoceleste è al lavoro per trattenere Igor Tudor, con il quale la squadra capitolina ha cambiato decisamente passo: nelle 9 partite in cui il croato è stato in panchina, la Lazio ha fatto registrare una sola sconfitta, (nel derby contro la Roma) 3 pareggi e ben 5 vittorie, oltre a diversi miglioramenti dal punto di vista tecnico-tattico. Il futuro del mister, però, in questi giorni sembrerebbe essere tutt’altro che sicuro: diversi mugugni provenienti dallo spogliatoio e alcuni punti di vista divergenti con la società sulla questione calciomercato avrebbero convinto il presidente Lotito a prendere tempo per ponderare le scelte sul futuro. Ecco il punto della situazione.
Stando a quanto riportato nelle ultime ore da Alfredo Pedullà, la Lazio avrebbe intenzione di confermare Tudor come allenatore per la prossima stagione, anche alla luce dei diversi risultati positivi portati durante la sua gestione. Tuttavia, c’è una certa preoccupazione tra le stanze di Formello per i malumori interni allo spogliatoio, emersi in seguito all’arrivo del tecnico croato. Guendouzi e Isaksen sarebbero i principali rappresentanti degli “scontenti”, e sembrerebbero essere decisamente contrari alla permanenza dell’allenatore croato per via della sua gestione “umana” poco apprezzata.
In aggiunta, sembra che il mercato sia diventato un punto di scontro tra il tecnico e la società. Le richieste dell’allenatore per gli acquisti sono ambiziose, con almeno due difensori centrali, un esterno sinistro e altri rinforzi a centrocampo e in attacco, ma le tensioni aumenterebbero soprattutto per quanto riguarda il capitolo cessioni. Nella lista dei non graditi di Tudor figurerebbero nomi importanti come Guendouzi, Isaksen, Cataldi, Immobile, Lazzari e Rovella.
Dal canto suo, la società sarebbe poco disposta ad accontentare le richieste del mister, visto l’investimento di circa 50 milioni fatto l’estate scorsa per gli acquisti di Guendouzi, Isaksen e Rovella. Per questo motivo, secondo alcune fonti interne alla società, Lotito, d’accordo con il DS Fabiani, avrebbe deciso di prendere tempo per decidere il da farsi.
Di certo c’è solo che, rispetto ai giorni scorsi, durante i quali sembrava che il presidente Lotito fosse intenzionato a spingere per far firmare subito un rinnovo di contratto all’allenatore, le priorità sono cambiate, e che la questione è passata in secondo piano. “Il tecnico ha un contratto fino al 30 giugno 2025 – ha dichiarato Lotito – quindi non c’è alcuna fretta di rinnovare e lui non mi ha detto di voler andare via o di avere dubbi sulla prosecuzione del rapporto”. Anche lo stesso Tudor sembra condividere questo punto di vista: “È solo un pezzo di carta”, ha risposto a chi gli chiedeva se considerasse problematico iniziare la nuova stagione con un contratto di un solo anno.
Ma cosa succederebbe se la società biancoceleste e Tudor non dovessero trovare un accordo per proseguire i rapporti? Nonostante emergano segnali di speranza e ottimismo, ci si aspetta che Tudor rimarrà fermo sulle sue posizioni, intenzionato a portare avanti le sue idee senza compromessi. Sarà cruciale, quindi, vedere se il tecnico croato e la dirigenza biancoceleste riusciranno a trovare un accordo sui temi più caldi. In caso contrario, stando a quanto riferiscono alcune fonti, Italiano diventerà la prima scelta di Lotito per la panchina biancoceleste.
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