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Troppo Zenit per lo Spartak e parte la fuga

Sembrava essere l’anno buono per un possibile cambio della guardia in vetta, ma ancora una volta lo Zenit è inarrestabile. Chiude il 2020 con una preziosissima vittoria nello scontro diretto contro lo Spartak Mosca dimostrando una superiorità indiscutibile. I moscoviti hanno creato poco e il gol segnato è dovuto a un clamoroso errore di Lovren che invece di passare al proprio portiere lo supera con un pallonetto di petto.

Molto positiva la partita di Wendel che sulla sinistra è risultato inarrestabile per gli avversari con Moses che è diventato pazzo nel tentativo di fermare lui e Douglas Santos su quella fascia. Il 4-4-2 elementare e scolastico di Semak ha pagato molto di più rispetto al cervellotico 3-4-1-2 di Toscano e con le fasce dominate dai pietroburghesi la vittoria è stata la logica conseguenza. A sbloccare il risultato è stato Sardar Azmoun, e chi se non quell’iraniano che si esalta nelle sfide al vertice. Un destro in corsa forte che ha bucato le mani di un non perfetto Maksimenko. Il goffo autogol di Lovren sembrava quasi una gentile concessione della capolista per ravvivare la partita dato che il dominio è continuato ininterrotto. Il legno colpito da Azmoun in corsa e Wendel che fa la barba al palo sono state le occasioni più ghiotte prima del gran finale. Rakitskiy ha pescato il jolly da fuori area con un gran collo sinistro che è passato in mezzo a una miriade di gambe e si è infilato in rete per il 2-1 e a tempo scaduto non poteva mancare il punto del Capitano. Dzyuba ha fatto sedere il portiere ospite e con un dolce piatto destro lo ha spiazzato per il 3-1 che ha chiuso le ostilità.

Lo Spartak sognava l’aggancio alla vetta e invece si ritrova a sei punti di distanza a undici giornate al termine e con gli scontri diretti a sfavore. L’unica speranza sembra ora nelle mani del giovane e incostante Cska che oggi andrà a Rostov per provare il sorpasso portandosi a meno quattro dallo Zenit. Con il declassamento della Prem’er Liga al settimo posto nel Ranking sarà forse meglio per tutte le altre far partire la rincorsa al secondo posto, ultimo valido per la Champions League perché a San Pietroburgo stanno già preparando il tris.

Francesco Domenighini

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