Sarà la sconfitta in campionato contro il Porto di Sergio Conceiçao, saranno le elezioni presidenziali a marzo 2021, ma il Benfica ha le idee chiare per la prossima stagione. Si punta a profili dal futuro assicurato e a qualche usato sicuro su cui fondare le sorti di una rosa già di buon livello. Le Aguias hanno chiuso Everton Soares, Jan Vertonghen e Luca Waldschmidt in attesa di un certo Edinson Cavani.
1. Everton Soares
Dal Grémio, ecco Everton Soares conosciuto agli appassionati di calcio brasiliano come Cebolinha (la cipollina). Dopo aver a dir poco impressionato con la formazione di Renato Portaluppi vincendo due campionati del Rio Grande do Sul, una Copa do Brasil, una Recopa Sudamericana e, soprattutto, la Copa Libertadores, sbarca allo stadio Da Luz con un bel cumulo di esperienza. A 24 anni, non arriva come il futuro fenomeno del calcio, ma come un calciatore fatto e finito alla ricerca dell’affermazione definitiva. Rapido come una scheggia e agile nello stretto, si adegua bene alle esigenze di gioco di Jorge Jesus in un campionato tecnico come quello portoghese. Sarà l’ala sinistra titolare con ogni probabilità e potrà liberare il suo destro accentrandosi dalla fascia: intriga immaginarlo dialogare a trequarti con Pizzi o trovare Grimaldo lungo la fascia. I venti milioni versati nella casse dei Tricolòr sembrano una sottostima del valore di Everton Soares, pronto a prendersi gli applausi del Da Luz in un campionato spesso ‘amico’ dei brasiliani data la folta colonia verdeoro presente in Primeira Liga.
2. Gian-Luca Waldschmidt
Il nuovo numero dieci sarà, invece, ‘Luca’ Waldschmidt, capocannoniere e vicecampione agli europei U21 dello scorso anno e nuovo attaccante dei portoghesi. La sua estrema duttilità e agilità gli permette di svariare su tutto il fronte offensivo potendo giocare sia da centravanti di movimento che da seconda punta o ala offensiva. In questo, è uno dei giovani più interessanti del panorama e permetterà a Jorge Jesus di inserirlo come sotto-punta nel suo 4-2-3-1 o di adoperarlo al fianco di Carlos Vinicius in caso di tandem offensivo. Classe ’96 come Cebolinha, Waldschmidt non ha ancora trovato la doppia cifra in campionato in carriera, ma ha contribuito a dare peso all’attacco del Friburgo con 16 reti in due stagioni. Offre un’ampia gamma di soluzioni e si è preso senza paura il numero 10: una maglia prestigiosa in una squadra leggendaria come il Benfica. Un numero che è appartenuto in passato a gente come Pablo Aimar, Rui Costa, Eusebio e, più recentemente, Jonas, un nome poco appariscente ma che ha fruttato alla causa dei portoghesi ben 138 reti in 181 partite. Waldschmidt è pronto a spiccare il volo con le aquile senza sentire il peso della 10.
3. Jan Vertonghen
Uomo di sicuro affidamento nonostante l’avanzare dell’età sarà Jan Vertonghen. A 34 anni e dopo la finale di Champions persa contro il Liverpool al Wanda Metropolitano, il suo ciclo con gli Hotspurs può dirsi concluso con 315 presenze nonostante non sia riuscito ad alzare trofei a nord di Londra. Con la consolidata coppia Ruben Dias – Ferro a prendersi il presente e il futuro della difesa delle Aguias, Vertonghen potrebbe essere un innesto in grado di allungare la rosa difensiva del Benfica con il solo Jardel a dare attualmente il cambio dei titolari. La costante ricerca di difensori di alto profilo da parte di Manchester City, PSG e, probabilmente, Barcelona, tuttavia, non fa dormire sonni tranquilli alla dirigenza: l’innesto del belga potrebbe essere anche una mossa che tappa anzitempo il buco che potrebbe lasciare Ruben Dias, richiestissimo. L’esperto ex Tottenham non ha più la freschezza fisica di un tempo e paga in campo aperto concedendo qualcosa a livello atletico: tuttavia, ha un piede educato nel lancio lungo e il carisma di chi può guidare una difesa giovane e propositiva come quella del Benfica. Essendo mancino, non va sottovalutata la sua copertura preventiva su Grimaldo, terzino di grande spinta che spesso necessita di qualcuno che gli guardi le spalle. Da escludere un suo impiego nella difesa a tre o da terzino sinistro: il credo calcistico di Jorge Jesus pone un grande veto a queste opzioni.
BONUS TRACK: Edinson Cavani
Non è ancora un calciatore del Benfica, ma si appresta a diventarlo Edinson Cavani. Il 33enne uruguayano si è svincolato dal PSG a fine contratto e cerca una sfida stimolante per il termine della sua carriera. Una condizione fisica non sempre perfetta lo ha privato del posto in squadra in favore di Mauro Icardi, ma nelle ultime partite giocate in Ligue 1 si era ripreso il suo posto nonostante la ferma convinzione della dirigenza di non rinnovargli il contratto. Aspettarsi il Cavani di sempre è utopico, ma l’ex Napoli è un attaccante che bene si amalgama con le esigenze del Benfica, una squadra che ha valorizzato in passato centravanti molto mobili come Jonas e Raùl Jimenez sia in termini di gol segnati che, nel caso del messicano, in termini di lavoro per la squadra. Il Cavani che si appresta a firmare per il Benfica è un giocatore meno esplosivo e che ha perso qualche grado in finalizzazione, ma che ha dimostrato ampiamente quanto sia sensibile il suo senso del gol al suo sentirsi centrale nel progetto. Vederlo a Lisbona, in una piazza così ricca di storia, coronerebbe una rosa già promettente allo stato attuale.
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