È scontro totale tra tifosi, consiglieri e Federazione Italiana di Triathlon: l’esclusione di Sarzilla e Zane dalle convocazioni olimpiche fa scoppiare la bufera
Quale Federazione, stilando la lista dei convocati per le Olimpiadi, penserebbe mai di lasciare a casa il numero uno e la numero tre del ranking tra gli italiani? Probabilmente nessuno, ma è proprio ciò che è successo con le convocazioni della Federazione Italiana di Triathlon (FITRI) per i Giochi Olimpici di Parigi 2024: Sarzilla e Zane non voleranno a Parigi questa estate. La polemica, scaturita da questa scelta assurda, era già in corso da una settimana, ma nelle ultime ore è sfociata in un terremoto politico senza precedenti: sei consiglieri hanno deciso di dimettersi. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulla questione.
Sarzilla e Zane esclusi, la Federazione Italiana di Triathlon è nell’occhio del ciclone
Convocazioni per le Olimpiadi effettuate con un algoritmo, i due top italiani nel ranking lasciati a casa, sei consiglieri su dieci dimessi e un consiglio federale retto da un presidente sfiduciato (Riccardo Giubilei): è questo il caotico scenario in cui l’Italia del triathlon si appresta a vivere l’ultimo mese di preparazione in vista dell’inizio dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. È dalla scorsa settimana, infatti, che la FITRI è sotto attacco per l’esclusione di Michele Sarzilla e Ilaria Zane, i due atleti di spicchi del triathlon italiano, e le polemiche non sembrano essere destinate a terminare nel breve termine.
In uno sport che combina nuoto, ciclismo e corsa, esistono tantissimi criteri da tenere in conto prima di stilare una lista per le convocazioni alle Olimpiadi, tuttavia, il buon senso suggerirebbe che, per un evento del genere, dovrebbero essere selezionati gli atleti con i migliori piazzamenti nel ranking. Michele Sarzilla, 36enne di Seriate, in provincia di Bergamo, è il primo tra gli italiani e il 23esimo al mondo. Nonostante ciò, ai Giochi parteciperanno Gianluca Pozzatti, 38esimo, e Alessio Crociani, 95esimo. Sarzilla, designato come riserva, non può nemmeno fare ricorso al TAS di Losanna: può solo sperare che uno dei due selezionati si ritiri per poter prendere il loro posto. Stessa sorte per Ilaria Zane, terza tra le italiane nel ranking: al suo posto è stata preferita Alice Betto, atleta delle Fiamme Oro, che è comunque dietro di lei nella classifica internazionale.
Il duro commento di Sarzilla e Zane
Decisamente critico il commento di Sarzilla su Instagram: “Sono profondamente affranto”, ha iniziato il triatleta, elencando nel dettaglio i suoi migliori risultati e attaccando duramente, definendo la situazione una “sconfitta per il sistema sportivo italiano”, La replica della federazione alle sue parole non ha soddisfatto i fan e gli addetti ai lavori. Secondo quanto comunicato all’atleta lombardo, un algoritmo ha determinato che Pozzatti e Crociani sarebbero più adatti per la staffetta, una gara più breve su cui la FITRI punterebbe maggiormente per ottenere risultati.
Anche Ilaria Zane ha affidato ai social le sue parole di sconforto e frustrazione. La trentaduenne di Mestre ha commentato: “La mia corsa verso l’olimpiade di Parigi 2024 si chiude qui. Con il cuore devastato, devo farmi da parte. Dopo un’infinita rincorsa, viaggi improbabili, gare conquistate di carattere, intossicazioni per acque contaminate, podi… dopo aver sempre accettato le sfide più dure mettendoci la faccia, IO ho conquistato il terzo posto, non l’Italia. Sono 27ima del ranking al mondo (che premia l’andamento degli ultimi 12 mesi e mi posiziona come seconda italiana)”.
Il clima, a poco più di un mese di distanza dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi, non è assolutamente dei migliori. La speranza è che si possa trovare una soluzione al problema il prima possibile, in modo tale da permettere agli atleti che andranno a gareggiare per la conquista di una medaglia così importante di prepararsi al meglio, lontano dalla tossicità che sta invadendo le stanze della Federazione.