Totti e gli ingombranti: i “magnifici 5” abbandonati dai club

Ingombranti o indesiderati? Un termine coniato da Francesco Totti e che accomuna, dati alla mano, i cinque grandi numeri 10 della storia del calcio italiano del dopoguerra. Gianni Rivera, Giancarlo Antognoni, Roberto Baggio, l’ex capitano della Roma e Alessandro Del Piero.

Francesco Totti: andato via sbattendo la porta

Francesco Totti ha avuto un passato da dirigente alla Roma, dopo essere stato, fra mille polemiche legate al suo addio al calcio giocato, “accompagnato” alla porta dalla dirigenza. L’ex capitano si è sentito per anni ancora calciatore e ha faticato a calarsi nel ruolo da dirigente. Nel 2019, complice anche alcune frizioni con la società, ha lasciato il suo incarico e la Roma. Si sentiva inadatto nel ruolo, più che altro di rappresentanza, che gli era stato cucito addosso. Rottura dolorosa, frattura che non è stata ricomposta neanche con il cambio di proprietà. Via Pallotta, I Friedkin non gli hanno concesso il ritorno a Trigoria.

Antognoni e Rivera, accompagnati alla porta

Qualcosa di molto simile è accaduto anni prima a Giancarlo Antognoni, che ha scritto pagine indimenticabili con la maglia della Fiorentina. Era entrato a far parte della dirigenza con Cecchi Gori nel 1990. Nel 2001 si è dimesso dall’incarico per insanabili diversità di vedute con la dirigenza. Dopo la parentesi in FIGC è tornato in riva all’Arno con limitati compiti di rappresentanza. Nel 2021 lascia ed attualmente è in FIGC come capo delegazione della Under 21. Anche Gianni Rivera è stato accompagnato fuori dal Milan: nominato vicepresidente dopo il ritiro, mantenne la carica sino al 1986 in anni assai complicati in cui i rossoneri conobbero anche l’onta della B. L’inizio dell’era Berlusconi coincise con la fine di quella del Golden Boy. Non c’era più spazio per il primo Pallone d’Oro italiano che annusò l’aria e lasciò Milanello.

Del Piero e Roberto Baggio, lontani per scelta

Roberto Baggio e Alessandro Del Piero
Immagine | Ansa

Alessandro Del Piero invece ha optato per una scelta di campo. Dopo aver lasciato la Juventus con più di qualche rimpianto ma da signore, senza sollevare alcuna polemica si è dedicato ad altro: vive a Los Angeles, è opinionista televisivo per diversi colossi della comunicazione sportiva. Ha anche un ristorante e una Juventus Academy, oltre ad essere proprietario di un club dilettantistico il LA10FC a Los Angeles. Roberto Baggio invece, dopo il ritiro, è nominato, nel 2010, presidente del settore tecnico della FIGC ma lascia dopo tre anni, perché il suo programma, per sue stesse parole “è rimasto lettera morta e io non tengo alle poltrone”. Si ritira dal mondo del calcio e si dedica alle sue passioni nella villa nei dintorni di Vicenza, circondato dai suoi affetti: conduce una vita bucolica lontano dal mondo dorato e a volte ingrato del pallone.

 

 

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