Il brutto infortunio alla caviglia di Harry Kane metterà a dura prova le capacità tattiche di Pochettino per la prima volta dopo 28 mesi sulla panchina del Tottenham. Da quanto l’attaccante siglò quella rete da subentrato contro l’Aston Villa nel novembre 2014 è diventato un punto fisso degli Spurs, uno dei giocatori più presenti ed il più incisivo in assoluto. I 59 gol nelle ultime due stagioni sono la dimostrazione pratica dell’importanza di Kane che, ad appena 23 anni, rappresenta a tutti gli effetti l’unica speranza per gli inglesi di riportare nella loro terra la scarpa d’oro dopo oltre 15 anni.
Injuries are never nice but part of the game – working hard to get fit as soon as possible! Will be cheering on the lads while I recover. 👏 pic.twitter.com/0BZ3Ih03ts
— Harry Kane (@HKane) September 20, 2016
A infrangere (almeno per il momento) tutti i sogni di gloria del Tottenham è stato il difensore del Sunderland Papy Djilobodji che nella partita di domenica scorsa con una brutta entrata ha causato non pochi problemi alla caviglia di Kane, costretto a restare lontano dal campo da gioco per almeno due mesi, proprio in un periodo cruciale per gli Spurs impegnati in Champions e nelle dure sfide di campionato contro Manchester City e Arsenal. Senza la sua punta di diamante Pochettino dovrà tirare fuori dal cilindro il coniglio giusto per proseguire al meglio la stagione. Ecco i tre possibili giocatori che avranno la grande chance di mettersi in mostra provando a sostituire la macchina da gol di nome Kane.
Il giocatore più quotato e adatto per sostituire l’attaccante infortunato è senza dubbio Jannsen, l’olandese classe ’94 approdato al Tottenham questa estate. Come Kane, Janssen ha una grande capacità palla al piede e una discreta freddezza sotto porta, come dimostrano i 27 gol in 34 presenze segnati nell’AZ Alkmaar, sua ex squadra. Nei cinque spezzoni di partita concessi da Pochettino in questa stagione l’olandese non ha ancora lasciato il segno complice anche il fatto di essere l’ultimo arrivato in una squadra già rodata e compatta, nella quale gli servirà un po’ di tempo per inserirsi al meglio. L’incisività però non è l’unica cosa che conta in una squadra che, come il Tottenham, può contare su giocatori come Alli e Lamea per andare in rete: Janssen a soli 22 anni dovrà riuscire a guidare l’attacco nel modo migliore, senza far rimpiangere eccessivamente il suo compagno di reparto.
Nonostante la sua volontà di tornare al Bayer Leverkusen nella scorsa finestra di calciomercato, il coreano ha iniziato davvero alla grande questa stagione con la doppietta nella vittoria per 4-0 contro lo Stoke. Anche se non ha le capacità di Kane e Janssen di giocare spalla alla porta (è naturalmente un’ala sinistra), Son è una collaudata macchina da gol, capace di spezzare le difese avversarie con le sue giocate e rendersi davvero pericoloso grazie alla sua grande velocità e alla capacità di saltare l’uomo. Pochettino non sembra intenzionato ad utilizzare il coreano come centravanti, un ruolo a lui poco congeniale, ma se dovesse continuare su questi ritmi, sarà davvero difficile lasciarlo in panchina.
Due anni fa Kane apparse dal nulla e si guadagnò un posto da titolare inamovibile per il Tottenham. Allora perché non Harrison? Il 19enne è già entrato nelle grazie di Pochettino, colpito così tanto dall’attaccante al punto di permettergli di allenarsi in prima squadra. Harrison ha già segnato tre reti in quattro partite con la sezione U21 degli Spurs, una media degna del miglior Kane ma forse difficilmente replicabile da un ragazzino alle sue prime apparizioni in Premier League. Il tecnico però potrebbe affidargli le chiavi dell’attacco nelle partite di coppa, l’occasione migliore per mettere alla prova un giovane così talentuoso e determinato e prepararlo al meglio ad affrontare con serenità anche le partite di campionato.
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