È festa grande per il Tottenham: dopo un campionato a mille all’ora gli Spurs ipotecano definitivamente il secondo posto in classifica, conquistando il piazzamento migliore dalla stagione 1962/63. Il 2-1 sul Manchester United è la perfetta ciliegina su una torta costruita settimana dopo settimana, fatta di gol, grandi giocare e giovani talenti ormai consacrati all’interno della Premier League.
Il secondo posto, raggiunto dopo ben 54 anni, è merito anche dello stratega Pochettino, allenatore corteggiato dalle più grandi d’Europa che ha saputo dare una precisa identità ad una squadra giovane e vogliosa di mettersi in mostra in ogni competizione, trascinata (come da qualche stagione ad oggi) dal solito Harry Kane, autore della seconda rete del Tottenham, che sta provando a chiudere al meglio una stagione segnata dai due grandi infortuni che gli hanno impedito di esprimersi liberamente e nel migliore dei modi.
Se da una parte però ci sono i grandi sorrisi degli Spurs, contenti non solo dell’approdo in Champions ma anche per essere finiti matematicamente sopra agli scomodi cugini dell’Arsenal, dall’altra parte c’è un Manchester United ancora una volta costretto ad un brutto stop. Dopo aver raggiunto con tanta fatica la finale di Europa League la squadra di Mourinho non è riuscita a dare il massimo in campionato per provare a scalare la classifica: il sesto posto perseguita i Red Devils che nonostante le tante vittorie restano inchiodati a quella posizione, quasi come fossero vittime di una strana maledizione.
Riacciuffare le avversarie non sarà sicuramente cosa facile, visto anche il buon cammino di Manchester City e Liverpool, entrambe vittoriose in questa ultima giornata, ma per concludere nel migliore dei modi una stagione a dir poco strana il Manchester United dovrà necessariamente avere la meglio nella finale contro l’Ajax agguantando così l’accesso alla Champions League, l’unico modo per non bollare come fallimentare un’annata cominciata con un mercato faraonico e tante (forse troppe) aspettative.