Il Tottenham dopo aver battuto con 4 reti di scarto lo Stoke City, si è portato a 5 punti dalla vetta, mancando ancora 4 partite da giocare, può e deve crederci per almeno 5 motivi.
1) L’assenza di Jamie Vardy
Il Tottenham in questo finale di stagione, potrà contare su un alleato non pronosticabile, il bomber delle Foxes, Vardy. Nell’ultimo match pareggiato 2-2, l’attaccante è stato espulso e successivamente ha protestato animosamente con il direttore di gara, ora rischia una squalifica per 2-3 giornate. Senza l’inglese il contropiede strepitoso ideato da Claudio Ranieri sarà un’arma meno efficace e i 22 gol finora fatti sono un buon motivo per capire il peso della sua assenza.
2) Il calendario
Nessuna delle due squadra avrà un calendario comodo, ma quello del Leicester sembra più duro. Nelle prossime 4 gare gli Spurs affronteranno West Bromwich, Chelsea, Southampton e Newcastle; il Leicester invece, giocherà contro Swansea, Manchester United, Everton e Chelsea. Dunque se il Tottenham dovesse riuscire nell’impresa di vincere tutte e quattro le partite rimanenti, non è irrazionale pensare a dei punti persi per Ranieri&Co.
3) L’ascesa di Dele Alli
Il classe 1996 è esploso totalmente in questa seconda parte di stagione e sta dimostrando di poter determinare in modo importante le sorti di una squadra che lotta per il titolo e poter contare su un campioncino spregiudicato in delle partite da “win or go home” sarà fondamentale per Pochettino.
4) La paura di vincere
Il “braccino tennistico“sempre citato in queste situazioni, non sembra aver colpito Morgan, Vardy e compagni, però quando la palla peserà sempre di più, non è da escludere una paura inconscia dei giocatori, che essendo così vicini a una delle imprese sportive più incredibili di sempre, potrebbero soffrire la pressione, anche se finora non è successo.
5) Il capocannoniere
La classifica marcatori della Premier League vede in testa Harry Kane con 24 gol, per il Tottenham è una sicurezza da non sottovalutare. Timbra quasi sempre il cartellino, condendo così delle ottime prestazioni, perchè l’uragano non è solo gol, anzi; nei big match non manca mai il suo apporto, perciò gli Spurs potranno affidarsi a lui nei momenti che contano per provare la rimonta.
Dopo questi 5 motivi ottimistici, bisogna vedere i lati negativi per i londinesi, ovvero, che le possibilità in questa stagione di avvicinarsi le ha già avute, ma spesso le ha fallite. In più c’è da dire che la squadra è davvero giovanissima 24,8 è l’età media, contro i 28,4 delle Foxes, perciò l’esperienza non è un fattore su cui potranno contare e inoltre 5 punti sono davvero tanti in 4 partite da recuperare, ma la Premier League negli anni ci ha regalato dei finali incredibili e inaspettati (vedi scudetto Manchester City 2011-12). Sognare non costa nulla, né per il Leicester, ma nemmeno per il Tottenham.