Il Toronto FC in questa stagione, non è stato molto fortunato sul piano degli infortuni, che sono stati molti e hanno spesso colpito giocatori fondamentali per la squadra e come se non bastasse in ruoli in cui la coperta era già di per sé piuttosto corta. Come è capitato con Jozy Altidore, che ha subito un infortunio al bicipite femorale, e per sostituirlo Toronto ha dovuto schierare Mo Babouli e Jordan Hamilton, entrambi non si sono mal comportati, ma l’assenza del bomber della nazionale americana si è fatta sentire.
Ora, i canadesi dovranno fare a meno anche del portiere Clint Irwin che si è infortunato nell’ultima partita contro Orlando City, e verrà sostituito tra i pali dall’estremo difensore statunitense, ma di origini italiane , Alex Bono. Il classe 1994 ha un gran talento ma soltanto 20 minuti di esperienza MLS, proprio quelli maturati sabato quando è subentrato per sostituire il suo collega impossibilitato a continuare l’incontro. I primi risultati non sono stati eccelsi, Bono ha subito due goal, uno su rigore rigore, e uno su un suo errore in uscita che ha permesso a Adrian Winter di segnare di testa e di regalare la vittoria ad Orlando. Naturalmente è ingeneroso addossare tutte le colpe a Bono per la sconfitta, anche perché le circostanze in cui ha fatto il suo esordio non erano delle più idilliache, e avrà già modo di rifarsi questa sera, quando Toronto giocherà la finale di ritorno della Canadian Championship contro i Vancouver Whitecaps.
Bono è stato la sesta scelta assoluta nel SuperDraft del 2015, dopo che con i Syracuse Orange, era risultato il miglior portiere del campionato collegiale, tanto che Jurgen Klinsmann lo convocò per un ritiro della Nazionale USA benché non fosse ancora un calciatore professionista. Arrivato a Toronto a spesso militato nella seconda squadra in USL, dove nonostante abbia avuto prestazioni non sempre continue ha fatto intravedere il suo talento.
Alex ha quindi ora la possibilità di dimostrare di essere in grado di reggere la pressione di una finale e di essere finalmente pronto per il calcio professionistico, regalando la quinta Voyageurs Cup a Toronto, che sarebbe anche un ottimo viatico per ridare entusiasmo e rilanciare la squadra in MLS per riuscire a rientrare in orbita playoff.