Un tornado si è abbattuto oggi su Anfield ed i suoi 50 mila spettatori, il suo nome è Liverpool: al primo vero big match di questa stagione la squadra di Klopp scatena tutta la sua furia contro l’indifeso Arsenal che non riesce a violare la porta di Karius nemmeno per il gol della bandiera. Quattro reti da quattro marcatori diversi è il bottino che i Reds mettono in cassaforte, accompagnati da tre punti fondamentali per il buon proseguimento della stagione.
Il Liverpool visto questo pomeriggio ha quasi raggiunto la perfezione: Klopp è riuscito a preparare la partita nel migliore dei modi, sfruttando soprattutto la debolezza dei Gunners che hanno perso le brillanti prestazioni di Sanchez e Ozil, i due trascinatori e uomini chiave che hanno cominciato questo campionato tramutandosi in dei fantasmi impercettibili, tanto da scatenare l’ilarità del web (vedasi il Tweet della polizia di Stoke che riguarda proprio il centrocampista tedesco). Demeriti dell’Arsenal a parte, la catena offensiva dei Reds sembra funzionare finalmente nel migliore dei modi: “Bobby” Firmino è ancora l’infallibile falso nove, capace di aprire la partita con un colpo di testa dopo appena un quarto d’ora di gioco, Mané regala le solite garanzie con il raddoppio al 40′, mentre Salah continua a regalare spettacolo con la sua velocità che regala al Liverpool prima il bellissimo contropiede in solitaria che vale il gol del 3-0 ad inizio ripresa, poi lo splendido assist (sempre frutto di una ripartenza veloce)per il definitivo poker firmato Sturridge.
Un calcio rapido e spettacolare dunque quello visto oggi ad Anfield da parte di un Liverpool che dopo aver raggiunto la fase a gironi di Champions League non ha intenzione di fermarsi neanche in campionato: il pareggio alla prima contro il Watford è stato ampiamente superato e adesso, con ben 7 punti conquistati in tre giornate, la squadra del Merseyside balza al secondo posto in classifica, dietro solo all’inarrestabile Manchester United di Mourinho e pronta a lanciare il guanto di sfida al City nella prossima partita. Seconda sconfitta consecutiva invece per l’Arsenal che, con soli tre punti in cassaforte, ha urgente bisogno di riorganizzarsi e risollevare gli animi di una squadra apparentemente persa e spenta, che sembra aver totalmente perso tutti i punti di riferimento avuti nelle passate stagioni.
Delusione allo scadere invece per il Tottenham, alle prese con il modesto Burnley che nella gara inaugurale era già riuscito a mettere i bastoni fra le ruote al Chelsea di Conte: gli Spurs senza troppe sorprese riescono a passare in vantaggio ad inizio ripresa grazie alla rete del solito Alli, ormai non più astro nascente ma già punto cardine della sua squadra a soli 21 anni, bravo a timbrare il suo secondo gol in tre partite da titolare. Tutto sembra destinato a filare liscio fino alla fine, con Pochettino che già pregusta una bella vittoria per allontanare i fantasmi del derby perso ma giocato alla grande contro il Blues, ma proprio al 92′ l’australiano Chris Wood decide di rovinare la festa al Tottenham costringendolo ad un pareggio per 1-1. Gli Spurs da oggi però dovranno fare sul serio: al rientro dalla sosta Kane, Alli ed i ragazzi terribili di Pochettino sono attesi al test del Goodison Park contro l’Everton, con un Rooney già pronto a ferire a suon di gol.