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Top 3 e Flop 3 della 10 giornata in Russia

La Russia va a riposo in vista della sosta per le nazionali senza una capolista solitaria. Finisce infatti in pareggio l’attesissimo scontro al vertice tra Spartak e Zenit, ma i campioni in carica ne escono meglio nel gioco e anche nel risultato ottenuto in trasferta. In un nulla di fatto anche a sfida tra ultime della classe con Ufa e Rotor che continuano a deludere e lo 0-0 del Neftyanik è la logica conseguenza. Vediamo allora i migliori e i peggiori del decimo turno.

FLOP 3

3) GUILHERME (LOKOMOTIV MOSCA)
È da anni uno dei migliori portieri del campionato russo e anche quest’anno sta dimostrando tutto il suo valore, ma una giornata no capita a tutti. Nella sfida contro il Khimki valuta malissimo la traiettoria del cross basso di Kukharchuk e resta a metà strada ingannando i propri difensori, ma non Kirill Bozhenov che si inserisce per il gol del momentaneo pareggio. L’errore del brasiliano naturalizzato russo non è costato caro alla sua Lokomotiv che ha ritrovato il vantaggio e la vittoria con il colpo di testa Ignatjev, ma la macchia resta.

 

2) ALEKSANDR MARTYNOVICH (KRASNODAR)
Il Krasnodar stava ancora festeggiando la prima storica qualificazione ai gironi di Champions League quando ha preso l’aereo per la trasferta con la Dinamo e i neroverdi sono sembrati davvero sottotono. Dopo il vantaggio di Grulev nella ripresa è arrivato il raddoppio dei moscoviti, ma che follia quella di Martynovich. Il Capitano bielorusso era in netto anticipo su Lesovoy, ma con un pessimo rinvio di esterno destro ha permesso al giovane di involarsi verso la porta e battere Safonov per il 2-0 con un dolce pallonetto. La sconfitta permette ai biancoblu di passare i rivali in classifica e per il Krasnodar è un pessimo stop.

DmitryxGolubovich

 

1) SERGEY RYZHIKOV (TAMBOV)
E per la seconda volta da inizio anno l’esperto portiere Sergey Ryzhikov finisce nella lista nera della giornata di Prem’er Liga. Il Tambov ha giocato una grande partita contro l’Arsenal e avrebbe meritato la vittoria ma ha dovuto rimontare lo svantaggio causa una clamorosa papera del proprio numero uno. Il destro da fuori di Kadiri era innocuo, ma la troppa sicurezza lo ha tradito e mettendo le mani troppo debolmente si è visto passare la palla sotto le gambe. Il rigore di Ciuperca ha evitato la sconfitta, ma Chagrov in panchina inizia a scalpitare.

DmitryxGolubovich

 

TOP 3

3) KHVICHA KVARATSKHELIA (RUBIN KAZAN)
Il giovanissimo classe 2001 del Rubin Kazan è da un paio d’anni uno dei talenti più interessanti dell’intera Prem’er Liga e appena riuscirà a trovare la continuità giusta potrebbe diventare tra i migliori esterni del Continente. Frase esagerata? Bè allora guardatevi la spettacolare galoppata con la quale ha soffiato palla a Bogosavac a centrocampo, ha saltato in maniera netta la scivolata di Nižić e ha mantenuto la lucidità per piazzare la sfera di piatto destro da posizione angolata all’incrocio dei pali. Il tempo è tutto dalla parte del georgiano Kvarartskhelia e se saprà sfruttarlo ne risentiremo parlare.

 

2) ALEKSANDR MAKISMENKO (SPARTAK MOSCA)
Lo Spartak sta girando alla grande in questo inizio di campionato, ma nelle prime gare gli è mancato il suo giovane portiere. Le qualità di Maksimenko non sono mai state messe in dubbio, ma non riusciva a rendere come in passato. Nelle ultime due partite però si è ripreso alla grande e, se contro il Tambov è stato super, contro lo Zenit è stato un muro. La girata improvvisa di Erokhin era praticamente imprendibile, ma con un balzo felino ha tolto la palla dalla porta e pochi secondi dopo ha perfettamente chiuso lo specchio della porta al colpo di testa di Dzyuba. Due parate fantastiche in brevissimo tempo, oltre che ad altri interventi importanti nel resto della partita. I pietroburghesi hanno dimostrato di essere superiori ai moscoviti, ma con questo Maksimenko sarà dura segnare ai ragazzi di Tedesco.

Mikhail Japaridze/TASS

 

1) ANTON ZABOLOTNYI (SOCHI)
Forse nessuno credeva più nelle abilità di Anton Zabolotnyi, forse nessuno si aspettava più niente da lui. L’anno d’oro al Tosno era ormai un lontano ricordo e neanche a Sochi era stato in grado di tornare grande. Ma quando nessuno ormai se lo aspettava più ecco risorgere dalle sue ceneri come l’araba fenice e decidere nella maniera più bella ed emozionante la sfida col Rostov. Una sua perfetta rovesciata su cross di Margasov ha permesso ai biancoblu di tornare in vantaggio sul 3-2 e soli sei minuti dopo è riuscito a stoppare al volo un lancio del terzino destro e piazzare un precisissimo sinistro all’angolino imparabile per Pesyakov. Due reti capolavoro che permettono ai ragazzi di Fedotov di accorciare sulla coppia di testa e se dovesse ritrovare la fiducia ormai smarrita allora la Russia potrebbe aver ritrovato un grande centravanti.

Dmitry Feoktistov

Francesco Domenighini

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