Non c’è stato nemmeno il tempo di festeggiare per lo Zenit San Pietroburgo che è già tempo di tornare in campo per la stagione 2020-21. Le squadre sono chiaramente cambiate molto poco rispetto a qualche settimana fa, ma alcuni giovani sono stati già lanciati e sembrano di sicura prospettiva. Un solo 0-0, quello tra Arsenal e Akhmat, e i campioni in carica già tornati alla vittoria in casa del neopromosso Rotor con uno 0-2 senza però strafare grazie alle reti del solito Dzyuba e di Driussi. Non c’è Zenit però in questa prima Top e Flop in Prem’er Liga, ma i capolavori e le prime polemiche non sono di certo mancati.
FLOP 3
3) SILVIJE BEGIĆ (RUBIN KAZAN)
Avrà tempo per risistemare le idee il difensore croato del Rubin Kazan Silvije Begić dopo la pessima prestazione offerta contro la Lokomotiv Mosca. Entra nella ripresa al posto di Samoshnikov, dopo un primo tempo da brividi, ma riesce comunque a fare peggio del suo giovane compagno. Dura solo venti minuti la sua partita quando, dopo aver deciso di passare orizzontalmente a un compagno, non si accorge della presenza di Smolov regalandogli così un contropiede uno contro uno col portiere. Il balcanico, per evitare il gol sicuro, decide di atterrarlo ricevendo così un cartellino rosso. Il probabile 3-0 avrebbe chiuso i giochi, ma anche l’inferiorità numerica sul 2-0 non li ha di certo riaperti.
2) L’ARBITRO VASILIY KAZARTSEV
Il Var dovrebbe essere uno strumento di aiuto per arbitri e assistenti, ma deve essere utilizzato senza dimenticarsi il regolamento. Lo Spartak Mosca ha molto da recriminare, perché se è vero che non ha saputo gestire alla perfezione il 2-0 costruito dopo soli dieci minuti, non si può negare che un rigore inventato a ridosso del novantesimo stravolga la partita. Igorevich calcia di sinistro e Maksimenko fa un grande intervento di piede, e solo dopo aver calciato il piede del numero cinquantaquattro sbatte su quello di Gigot in scivolata. Nello stupore generale viene chiamato il Var e viene deciso il rigore che Noboa trasforma per il 2-2 del Sochi. Le immagini vanno viste e anche capite signor Kazartsev.
1) UFA
La prima ad aggiudicarsi il poco ambito premio di peggiore della settimana è l’Ufa. I baschiri sono da anni una squadra che riesce a stare nella parte media della classifica con qualche acuto che lo ha portato anche in Europa League. Non sono certo il Krasnodar, e una sconfitta contro i neroverdi si può accettare, ma non con uno 0-3 in casa che avrebbe potuto essere ben più rotondo. Le reti degli ospiti sono arrivate tutte nella ripresa, ma solo grazie alle grandi parate di Belenov, unico a salvarsi dei suoi, che però nulla ha potuto con le perle di Cabella e Wanderson nella ripresa. Nel prossimo turno ci sarà la trasferta di Tula e i ragazzi di Evseev dovranno cambiare passo e trovare una coppia d’attacco. Agalarov e Krotov sono durati entrambi cinquantaquattro minuti, ma gli ingressi di Vombergar e Giorgiobiani non sono di certo sembrati migliori.
TOP 3
3) CLINTON N’JIE (DINAMO MOSCA)
La grande speranza del calcio camerunense torna finalmente a brillare dopo anni bui. Forse sarà stato solo un fuoco di paglia o forse è la rinascita per questo giocatore che da giovane aveva incantato il Tottenham. Contro l’Ural è l’uomo decisivo per la vittoria della Dinamo e dopo essere uno dei più pericolosi è anche autore della splendida rete del vantaggio. Ben imbeccato da Szymański è riuscito a incrociare di destro all’angolino battendo Godzyur. Dopo l’ottimo finale di stagione, la Dinamo Mosca riparte alla grande.
2) DMITRY RYBCHINSKIY (LOKOMOTIV MOSCA)
Il classe ’98 Rybchinskiy aveva già debuttato nel finale di campionato passato, ma forse nessuno si aspettava che Nikolić puntasse subito su questo ragazzo. L’esterno dimostra di essere uno dei più interessanti prospetti nel panorama russo e contro il Rubin Kazan è stato un vero demonio. Samoshnikov non ci ha capito nulla sulla destra e dopo averlo saltato senza problemi ha messo sui piedi di Aleksey Miranchuk e di Barinov le due palle della vittoria. Questa prestazione non è di certo passata inosservata e sabato contro il Krasnodar sarà senza dubbio un osservato speciale.
1) RÉMY CABELLA (KRASNODAR)
E se lo merita proprio di essere il primo top del campionato lo sfortunatissimo francese Rémy Cabella. Dopo essersi rotto il legamento del ginocchio in occasione del playoff per entrare in Champions contro l’Olympiakos è rimasto fuori per quasi tutta la stagione passata, ma quest’anno vuole diventare l’uomo in più del suo Krasnodar. Nonostante una partita dominata in lungo e in largo dai ragazzi di Musaev il gol proprio non voleva arrivare e così ci ha dovuto pensare il talento di Ajaccio a sbloccare la sfida. Con due perfetti tiri di destro all’incrocio dei pali è riuscito a battere il fin lì perfetto Belenov e a dare il là al definitivo 0-3 dei suoi. La Prem’er Liga ritrova uno dei suoi migliori talenti e con lui i neroverdi possono davvero stupire.
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