Il Red Bull Salisburgo di Marco Rose entra sempre più nella leggenda ed elimina clamorosamente la Lazio. Dopo il 4-2 subito a Roma i “Tori rossi” ribaltano il tutto alla Red Bull Arena con un perentorio 4-1 nonostante l’iniziale vantaggio di Immobile. E pensare che la squadra di Inzaghi sembrava in completo controllo della partita nel primo tempo e le tante occasioni fallite sono state fatali.
Immobile è stato croce e delizia, marcatore ancora una volta ma troppo sprecone davanti a un Walke che per lunghi tratti è sembrato insormontabile.
Rose, comunque vada a finire questa Europa League, si è già guadagnato la panchina d’oro di questa competizione imbrigliando i capitolini a centrocampo e punendoli con tre gol in quattro minuti. Sembravano lenti e incapaci di poter impensierire Strakosha gli austriaci, ma le loro accelerazioni sono risultate decisive. Samassekou era stato giustamente individuato come l’uomo da bloccare e allora il tecnico tedesco rispolvera Yabo mettendolo nell’insolito ruolo di trequartista abbassando un sontuoso Schlager in quello di regista. Così facendo la Lazio si è trovata spaesata e anche Haidara e Berisha hanno potuto così rendere al loro meglio. Meritatissimo il gol di Lainer, terzino destro che sta disputando una stagione straordinaria ed è stato tra i migliori in campo in entrambe le partite. L’assenza di Hwang nell’andata a Roma si è fatta sentire e nel ritorno il sudcoreano ha dimostrato tutte le sue qualità da “diavolo della Tasmania” difficilissimo da marcare e glaciale in zona gol.
I biancocelesti escono dalla competizione con il rimpianto di aver sprecato un doppio vantaggio nella gara d’andata ma disputando due ottime partite. Verrà criticata dai suoi tifosi perchè ancora una volta il Red Bull Salisburgo è stato sottovalutato e non ci si è accorti che pur la miglior Lazio della stagione ha subito due gol in casa dai biancorossi. Oggi Inzaghi non ha nulla da rimproverare ai suoi se non la mancanza di cattiveria in zona gol che non può e non deve mancare in un quarto di finale di Europa League.
Mi chiedo se adesso che è tra le prime quattro squadre della seconda competizione continentale, e dopo aver eliminato Real Sociedad e Borussia Dortmund oltre alla Lazio, la squadra di Rose verrà finalmente presa per quello che è, ovvero una grande squadra che può ambire al titolo finale. Onore ai vinti e ai vincitori che ci hanno offerto un grande spettacolo di calcio in centottanta minuti da sogno, nonostante ci lasci l’amaro in bocca l’addio del calcio italiano all’Europa League.
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